Non c’è davvero competizione, da punto di vista economico, tra i club del nostro campionato e il resto dell’Europa. Il responso, arrivato dal sito spagnolo “Euros y barones”, a onor del vero non lascia stupiti più di tanto: i maggiori sponsor europei, infatti, ormai da diverso tempo hanno smesso di investire in modo significativo nel nostro campionato.
Inversione di tendenza in vista? Neanche a parlarne. Al contrario, come riportato da “Calciomercato.com”, il gap sembra destinato ad accentuarsi ancor più: pensiamo al contratto che nel prossimi anni legherà il Barcellona a Qatar Airways (centosettanta milioni per sei anni) o, ancor più, quello tra Manchester e Chevrolet (sessanta milioni per sette anni) .
Ma diamo ora uno sguardo nel dettaglio alla classifica. Prima posizione, neanche a dirlo, ricoperta dai blaugrana: per loro trenta milioni dalla Qatar Foundation e trentatre dalla Nike, sponsor tecnico. Totale sessantre milioni. Seguono, staccati di pochissimo, gli eterni rivali del Real Madrid, con sessantuno milioni: per loro trentotto da Bwin e ventitre da Adidas. Gradino più basso del podio ricoperto, a pari merito, da due inglesi: Manchester United e Liverpool. Seguono, a ruota, Bayern Monaco e Chelsea.
Per trovare un club italiano dobbiamo scendere di parecchio nella graduatoria: le cifre dei club italiani, infatti, si fermano intorno alla trentina di milioni. Meno della metà dei decisamente più ricchi colleghi spagnoli, dunque. Il Diavolo, con i suoi ventisette milioni (dodici da Emirates e quindici da Adidas), è di poco preceduto dall’Inter, che attualmente dispone di trenta milioni annui. Nulla di paragonabile o lontanamente avvicinabile, quindi, ai numeri e alla disponibilità economica delle altre grandi d’Europa. Inevitabile che questo tipo di numeri si faccia sentire e pesi anche in fase di campagna acquisti e cessioni.