SM ESCLUSIVO/ Ielpo: “Se il Milan vince col Genoa torna grande. Amelia andrà via e per il dopo-Abbiati il colpo sarebbe Agazzi”

Z_Amelia_AbbiatiLa sfida di domani sera tra Genoa e Milan ha un peso significativo: può valere il consolidamento del terzo posto o l’incubo Serie B, rimettere tutto in discussione per la zona Champions o far risollevare (forse) definitivamente il Grifone. Il momento della squadra di Allegri e Ballardini, i principali problemi che i rossoneri incontreranno ma anche qualche consiglio per il futuro sono stati analizzati da Mario Ielpo, ex portiere sia di Milan (1993-1996) che di Genoa (1996-1998) in esclusiva a SpazioMilan.it.

Domani il Milan sarà impegnato in trasferta contro il Genoa: quante e quali insidie incontreranno i rossoneri?

“Genova è un ambiente particolare e caloroso: quando le cose vanno bene avere il sostegno dello stadio di “Marassi” è un vantaggio, ma bastano i primi momenti negativi perché cominci a fischiare e protestare contro la sua squadra di casa. Il Genoa in questo momento sta bene, contro la Roma ha giocato una buonissima partita anche se ha perso: il calcio è bello anche per questo. E’ anche l’unica formazione di quelle di bassa classifica che però può correre il rischio di essere risucchiata e finire in zona retrocessione. Borriello è in forma e Bertolacci ha buona gamba, per il Milan non sarà per niente facile. Con il recupero di Balotelli, anche se non giocherà dall’inizio, ci sarà un’arma in più importante per far male al Genoa. Vincere domani sancirebbe il ritorno del Milan tra le grandi”.

I rossoneri rischiano di rimanere distratti dal ritorno in Champions contro il Barcellona di martedì prossimo?

“Sicuramente sì. La partita contro il Barcellona fa calare la concentrazione, soprattutto visto il risultato dell’andata. Se il Milan avesse perso 5 a 0 sarebbe stato tutto diverso. I rossoneri quando attaccano fanno male a tutti, il problema è che quando cala di ritmo, quando danno la sensazione di avere un po’ la pancia piena, in difesa lasciano parecchio a desiderare prendendo gol con troppa facilità. Al Camp Nou basterà un gol per passare, anzi se la squadra di Allegri segnasse presto potrebbe anche farne 3… Non immagino una disfatta per 4 a 0 o 4 a 1”.

Zona Champions e quarti di finale, due obiettivi che sembravano impossibili qualche mese fa ma che adesso sono alla portata: come spiega questo stravolgimento di stagione in positivo?

“Devo essere sincero: vedendo ad inizio anno le prime partite del Milan dal vivo pensavo fosse difficile arrivare solo a metà classifica, mentre adesso è la squadra migliore del campionato insieme alla Juventus. I rossoneri sono i favoriti per il terzo posto”.

Abbiati è tornato titolare, Amelia in panchina: a fine stagione sarà addio per entrambi?

“Penso che Amelia andrà via mentre Abbiati resterà a fare da chioccia per un nuovo portiere. Entrambi sono buoni portieri, anche se un po’ attempati: Abbiati dopo un periodo di appannamento iniziale si è ritrovato e si è dimostrato all’altezza. Ma servono nuovi innesti. Il Milan ha bisogno di scoprire un portiere come ha scoperto due difensori di fascia come De Sciglio e Constant”.

Quale portiere consiglieresti al Milan?

“Le due grosse occasioni che si potevano prendere erano Handanovic e Marchetti, ma si sono accasati altrove un anno fa. Perin? I portieri troppo giovani non mi convincono, deve ancora maturare e al momento non è pronto per una grande squadra. Gabriel? Non si è mai visto in campo e lo conosco poco, non è giudicabile. Un nome interessante è quello di Consigli dell’Atalanta, ma io prenderei Agazzi del Cagliari, nettamente superiore a Perin e con i colpi da Milan”.

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