C’era troppa ansia di dimostrare qualcosa a chi tempo fa lo acclamava e ora lo invece lo critica. Le aspettative, però, quando sono cariche di tensione, il più delle volte finiscono per essere deluse. Si è consumato così, infatti, il primo derby da ex di Mario Balotelli, nel suo stadio di ieri e di oggi, circondato dai suoi vecchi tifosi: bordate di fischi ad ogni tocco di palla, poca grinta e una prova anonima che stona con la carica emotiva che di solito sfoggia.
Nel primo tempo, complici un paio di miracoli di Handanovic, Balotelli non è riuscito a siglare il gol che avrebbe messo probabilmente K.O. la sua ex squadra. Nel secondo tempo completamente assente, mai propositivo, quasi fosse un esordiente alla sua prima gara importante. Allegri, comprese le difficoltà “ambientali” del suo giocatore, lo ha tenuto in campo tutti i 90′, evitandogli così la raffica di fischi della Curva Nord.
Nella notte per lui più attesa, è andato in scena un derby che non lo ha visto protagonista, trovandolo impreparato a gestire una situazione delicata quanto però prevedibile. Con un Balotelli in più, la partita forse sarebbe andata diversamente, ma condannarlo senza considerare le attenuanti sarebbe un errore ancora più grave.