El Shaarawy incanta la scala del calcio. Anche nel derby, nonostante la fatica di Champions, Stephan ha saputo imporsi. E a metà della prima frazione di gara, l’acuto. Servito da un filtrante di Kevin Prince Boateng, El92 non ha esitato a scattare in profondità, ha resistito alla carica abbozzata dai difensori nerazzurri e ha trafitto Handanovic con un tocco d’esterno destro a dir poco delizioso e in grado di mandare in delirio tutto il popolo rossonero. Estasi, signori, al tempio del bel gioco. Ma non finisce qui.
Già, parlare della prestazione di Stephan facendo riferimento soltanto al gol segnato è alquanto riduttivo. El Shaarawy, come è (quasi) sempre accaduto durante la stagione in corso, è stato on fire. E’ riuscito a impossessarsi della fascia sinistra, ha caratterizzato la propria performance da una mole infinita di movimenti, di dribbling mirati a creare superiorità numerica, di giocate di classe e ripiegamenti atti ad assicurare equilibrio.
Ce l’ha messa tutta fino alla fne, calando leggermente nella ripresa ma rimanendo in partita per l’intero arco dell’incontro e risultando a dir poco essenziale per la causa. Non ha rinunciato, quando richiesto, a fungere da terzino sinistro. Si è sdoppiato ancora una volta, regalandoci una perla di pregevole fattura e una performance di qualità e di valore, grazie alla quale il Milan ha mantenuto il punto di vantaggio sui nerazzurri. La stella di El Shaarawy continua a splendere nel planetario rossonero, senza alcuna intenzione di spegnersi.