Non ha ancora avuto l’occasione di scendere in campo, ma il Milan e Milanello sono la sua nuova casa da quasi un mese, quando il mercato invernale gli ha regalato un’opportunità unica a 31anni. Cristian Zaccardo è stato protagonista di un’intervista al mensile ufficiale rossonero “Forza Milan”, tra presente in campo e futuro sempre nel mondo del pallone: “Avrei potuto finire a Parma la carriera, era un bell’ambiente e avevo un contratto lungo, ma quando è arrivata la proposta del Milan non ci ho pensato un secondo: certe opportunità capitano una volta sola nella vita, è una chance importante e sono grato alla dirigenza rossonera. Spero di essere utile alla squadra e di farmi conoscere. Arrivo in punta di piedi con la speranza di conquistare un po’ di spazio in mezzo a tutti questi campioni: questo è il mio desiderio. Sono un tifoso del Milan, anche se è vero che un calciatore fa il tifo per la squadra in cui gioca: il cerchio si è chiuso”.
Campione del Mondo nella spedizione della Nazionale azzurra di Lippi in Germania del 2006, Zaccardo è da più di 12 anni nel calcio che conta che, secondo il difensore di Formigine, non è cambiato: “Forse è peggiorata un po’ la qualità rispetto a qualche anno fa, quando in Serie A c’erano molti più campioni e il campionato era più difficile. In compenso è cresciuto molto sotto il profilo atletico e fisico. Ho sempre privilegiato la tecnica rispetto al fisico, però mi so adattare a seconda delle esigenze. Certo, adesso è più difficile perché se non sei al meglio fisicamente si nota subito, prima invece si riusciva a “camuffare” questa mancanza. Oggi se non sei al 100% sono dolori. Giovani? Rispetto al passato è cambiato l’approccio: i ragazzi allora entravano in Prima Squadra sottotraccia, adesso sono più sfrontati. La cosa positiva è che ci siano tanti giovani che in questo momento stanno giocando nel massimo campionato e questo è un bene per tutto il calcio italiano”.
Nel mercato è stato spesso protagonista, cambiando casacca in diverse occasioni, ma magari tra qualche anno quelle operazioni potrebbe essere lui a deciderle in prima persona. Zaccardo svela: “Nel corso degli anni è nata la passione per il calciomercato, quasi preferisco le trattative alle cronache delle partite. Mi piace parecchio l’argomento, forse è per questo che smesso di giocare mi vedo nei panni di agente di calciatori o di direttore sportivo che in quelli di allenatore. Qualche volta mi piace sparare qualche “bomba”, ma ne ho indovinate davvero poche… Con i giocatori spesso capita di confrontarsi sulle varie voci di mercato, ma meglio che restino tra noi. Giocatori senza contratto? E’ un problema, noi nel nostro piccolo dobbiamo cercare di dare una mano ai meno fortunati. Tempo libero? Il 99% delle mie energie lo spendo in famiglia con i figli. All’inizio mi piacevano molto i social network ma poi la passione è scemata”.