Nuovi venti arabi soffiano su Milanello e dintorni. Secondo quanto riferisce oggi Carlo Laudisa sulle pagine della Gazzetta dello Sport, le trattative tra la famiglia Berlusconi e l’emiro del Qatar Al-Thani si stanno facendo sempre più serrate. Passando ovviamente dal fronte televisivo.
Lo snodo è quello relativo all’ingresso di Bein Sport, ramo sportivo del network Al Jazeera, nel mercato italiano. Da qui il dialogo con Mediaset per un motivo ben preciso: i qatarioti vogliono arrivare pronti al 2015, quando scadranno i contratti che legano Sky e Mediaset con la Lega Serie A. I movimenti ci sono, tanto che il broker internazionale Pitch ha messo le mani sui diritti italiani della Premier League per la stagione 2015-16, finora detenuti da Sky. Un primo indizio non indifferente. Fin qui, la televisione che avrebbe un effetto-cascata sul calcio. Se gli arabi dovessero entrare nel capitale di Mediaset libererebbero risorse da quella che è la “cassa” storica della famiglia Berlusconi.
Il problema sul pallone, però, è dato dall’Uefa che vieta la multiproprietà. Motivo per cui sarà difficile che uno come Nasser El Khaleifi, presidente del PSG e responsabile di Al Jazeera Sport, possa avere un ruolo alla luce del sole. Questo potrebbe spiegare, in parte, perché non ci sarà per ora alcun ingresso di capitali stranieri direttamente nel Milan. Il controllo, ad ogni modo, rimarrebbe in capo a Silvio Berlusconi che proprio nelle ultime ore aveva affermato: “La squadra fa parte della famiglia, tant’è che sta fuori del gruppo, anche se adesso c’è mia figlia Barbara che ha cominciato a lavorarci e stiamo facendo la verifica dei conti come fosse una società del gruppo. Questo non significa comunque che siamo disponibili a far entrare nuove forze. Mai dire mai. Ma per adesso siamo felici che il Milan sia un affare e un affetto di famiglia”. Il vento, intanto, soffia. Dall’Arabia, ovviamente.