Con Carlos ha in comune solo il cognome. Ma presto anche lui potrebbe conquistare Napoli. Era l’estate del 2004 quando le note del mitico Santana fecero sognare una piazza Plebiscito gremita fino all’inverosimile. Sono passati sette anni e i napoletani sono pronti ad accogliere un altro Santana, Mario Alberto. Ventinove anni, soprannominato Marito, può essere lui il terzo colpo estivo di De Laurentiis e Bigon.
LA DICHIARAZIONE D’AMORE – Lunedì sera, in occasione di un premio ritirato a Napoli, il giocatore della Fiorentina si è lasciato sfuggire una mezza ammissione: la trattativa per il suo approdo in azzurro è in fase avanzata. Il passaggio può concretizzarsi a breve. L’argentino è in scadenza di contratto e pare che la società partenopea gli abbia offerto un ingaggio vicino al milione di euro. Con Santana in rosa Mazzarri avrebbe un’ottima alternativa in attacco. Una pedina, per intenderci, capace di garantire un discreto bottino di assist e cross dalle fasce.
L’IDENTIKIT – Mario Alberto Santana è cresciuto nel San Lorenzo, club con il quale ha vinto l’unico trofeo della sua carriera: il campionato Clausura 2011. A portarlo in Italia è stato Zamparini che lo ha acquistato ai tempi del Venezia e successivamente lo ha voluto con sé al Palermo.
La prima stagione in rosanero è eccellente e si conclude con la promozione in serie A. L’anno successivo Santana passa in prestito al Chievo di Delneri. I risultati sono eccellenti e il giocatore viene convocato anche in nazionale, dove segna all’esordio contro il Giappone. Il ritorno in Sicilia non è dei più fortunati: infortuni seri e prestazioni discontinue costringono Marito a rinunciare ai Mondiali 2006.
La stessa estate si concretizza il passaggio alla Fiorentina per cinque milioni di euro. Il primo campionato in maglia viola è un’odissea: tre infortuni e la miseria di otto presenze in campionato. Anche i successivi quattro anni a Firenze sono caratterizzati dai problemi fisici. Ma nonostante tutto Santana riesce a collezionare una buona dose di partite giocate e una discreta media realizzativa. Esterno d’attacco nel 4-3-3, trequartista nel 4-3-1-2 Mario si è sempre fatto apprezzare sia da Prandelli sia da Mihajlovic.
Per lui la Champions non è una novità: l’ha fatta con la Fiorentina e si è tolto anche lo sfizio di segnare al Debreceni. Chissà che l’esperienza non si ripeta. Questa volta con la camiseta azzurra.