Siena: corsa e grinta, riuscirà Iachini a leggere la partita?

Siena-Milan - Serie A Tim 2011/2012Il Siena, ultimo in classifica per via dei sei punti di penalizzazione, è in grado di vendere cara la pelle. In difesa dispone di Neto, una delle rivelazioni del campionato in corso, in possesso di velocità e abilità nel gioco aereo. In mezzo al terreno di gioco, Iachini può contare su D’Agostino, regista che annovera nel proprio repertorio abilità di costruzione, e su Bolzoni, incontrista e incursore di tutto rispetto. E in attacco, mentre Bogdani è un centravanti incline a fare salire la squadra e a mettere in circolo fisicità, Rosina è una seconda punta dotata di rapidità ed estro. Giocando la squadra di rimessa, gli attaccanti si trovano nelle condizioni di esprimersi al meglio. Da segnalare è il fatto che Pegolo sia un portiere affidabile e completo, che si destreggi sia tra i pali, che nelle uscite.

Filosofia di gioco: Iachini schiera il Siena con un 3-5-2 che pone l’accento sull’intensità. Gli esterni sono soliti alternare la fase di contenimento a quella di spinta. La sfida di domani, salvo colpi di scena, non farà eccezione. Detto ciò, la compagine toscana adotterà per lo meno in partenza un atteggiamento prudente, basando la fase offensiva sulle ripartenze. I nostri avversari faranno densità in mezzo al terreno di gioco, difesa e centrocampo tenteranno di rimanere corti. Ma nel corso delle azioni di contropiede, un mediano si inserirà di certo. Sta di fatto che, con il trascorrere del tempo, l’ordine tattico verrà rispettato con meno puntualità. E la squadra si allungherà: Rosina e Bogdani verranno supportati dalle incursioni degli interni e dai cross dei laterali, in proiezione d’attacco con maggior regolarità.

Lacune: l’unico effettivo in possesso di senso del gioco è Gaetano D’Agostino. Una volta terminate le energie palesate nel corso della prima frazione di gioco, il centrocampo del Siena tenderà a concedere terreno. Bolzoni promette, ma è indisciplinato dal punto di vista tattico, mentre capitan Vergassola deve fare i conti con l’età. Ecco allora che, creandosi varchi, la retroguardia potrà essere vulnerata. Felipe e Paci dimostrano problemi inerenti il senso della posizione, così come Del Grosso e Angelo, che non riusciranno di certo ad alternare con brillantezza le due fasi per l’intero arco di gara. Prima o dopo, il Siena si alzerà, anche perché Iachini non sempre sa leggere le partite e incappa spesso in errori tattici. Vedendo un Milan restio ad affondare gratuitamente, minuto dopo minuto, i toscani si apriranno e ne pagheranno le conseguenze. Trattasi di una questione di tempo.

Come batterli: la squadra deve a tutti i costi evitare di ripetere la prestazione messa in scena con la Roma. Serviranno grinta e determinazione. Allegri, alle prese con l’emergenza in difesa, sarà chiamato a rispolverare i tre incontristi e ad accantonare l’inconcludente Emanuelson. Per forza. I tre mediani, incaricati di rimanere bloccati, di proteggere il pacchetto arretrato e di aggiudicarsi la battaglia a metà campo, saranno la chiave dell’incontro e andranno supportati anche da Boateng. Già, vista la situazione Robinho, bisognerà tornare al 4-3-1-2, con Bojan ed El Shaarawy punte di movimento e Kevin Prince chiamato a fungere da attaccante atipico incline al ripiegamento e all’inserimento. Il Milan non dovrà concedere azioni di contropiede. Sbilanciarsi sarà un errore. Avremo l’obbligo di aspettare bassi i nostri avversari e illuderli di potere impossessarsi delle operazioni, per poi attaccarli sulla trequarti e ripartire con furore. E’ questo, grazie alle doti di El Shaarawy, il copione che meglio ci riesce. Sarà questo, per via delle caratteristiche dei nostri uomini, lo stile di gioco da adottare.

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