E’ stato un 2012 memorabile per Stephan El Shaarawy, la cui esplosione però non ha percorso la stessa strada del Milan: 20 reti in 52 partite, capocannonienre della Seire A con 14 gol in 18 incontri.
Ma il Faraone, anche nel 2013, dimostra di avere la testa sulle spalle e in un’intervista con Carlo Pellegatti a SportMediaset ha precisato: “Rimanere con i piedi per terra credo sia il segreto principale da raggiungere, è più difficile che battere i portiere avversari: a 20 è normale sentirsi bene se vivi un momento così bello come il mio. Ma adesso la parole d’ordine è continuità, basta davvero poco per crollare e cadere“.
Per stare in piedi c’è bisogno di equilibrio, come quello chirurgico della sua cresta, una tradizione cominciata per “colpa” del suo parrucchiere: “La cresta? E’ nata 3/4 anni fa, non per un motivo specifico: ho chiesto un parere al mio parrucchiere e abbiamo deciso di farla“.
Un look che ha fatto colpo soprattutto nei più piccoli, un talento, quello di El Shaarawy, carico di responsabilità: “So, anche se sono giovane, di essere un modello e un esempio per i più piccoli, è necessario l’atteggiamento giusto ma avere questo ruolo è gratificante“.