Ivan Zazzaroni ha parlato della trattativa non andata a buon fine tra il Milan e Fabio Paratici, parlando di pressioni federali in merito alla squalifica
Il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo e aveva individuato in Fabio Paratici il profilo giusto. Tuttavia, l’inchiesta che ha poi portato alla squalifica dell’ex direttore sportivo della Juventus lo terrà fuori fino al 20 luglio. Le parti avevano raggiunto un accordo, poi è saltato tutto per questo non piccolissimo dettaglio.
Paratici al Milan, la rivelazione di Zazzaroni
Di questa situazione ha parlato Ivan Zazzaroni e lo ha fatto sia ai microfoni di Pressing su Mediaset e sia sulle pagine del Corriere dello Sport. Il direttore del quotidiano si è interrogato su come mai la trattativa sia andata avanti praticamente fino alla fine, per poi fare un passo indietro proprio per la squalifica di Paratici, che ovviamente era nota da tempo.

“Caro Furlani, quando cominciò a parlare con Paratici per portarlo al Milan ignorava il fatto che la squalifica dell’ex ds della Juve si sarebbe esaurita il prossimo 20 luglio? […] Mi sorprende che abbia sviluppato per mesi la trattativa, fino all’accordo conclusivo, per poi rimangiarsi la parola con la scusa bislacca dei tempi tecnici rallentati dalla giustizia“, ha scritto Zazzaroni sul Corriere dello Sport.
Zazzaroni: “Pressioni affinché Paratici non finisse al Milan”
Zazzaroni si è poi soffermato su Paratici, con una domanda abbastanza ironica sulla squalifica e poi ha detto: “Da giorni sono straconvinto che qualcuno abbia esercitato pressioni affinché Paratici non finisse al Milan“. Mentre a Pressing ha detto: “Le pressioni ci sono state e sono arrivate anche a livello federale. C’è stato qualcosa di più di qualche telefonata per fare pressione“.

In teoria, nonostante la squalifica, se è pur vero che Paratici non può partecipare alla vita della società, potrebbe comunque fare il consulente. Cosa che, secondo Zazzaroni, non è stata permessa: “Se uno è squalificato, una volta che è finita la squalifica, non può più lavorare in Italia basta dirlo. Aggiungi una postilla nella legge che dice ‘guardate, se uno è squalificato in Italia non può tornare’“.
“Gli avranno detto che non c’era problema…”, ha poi concluso Zazzaroni. Insomma, delle accuse molto pesanti da parte del giornalista per una situazione che ha fatto molto discutere nelle ultime settimane. Sta di fatto che il Milan adesso resta alla ricerca di un nuovo direttore sportivo.