Sergio Conceicao non ci sta: il tecnico portoghese risponde in modo schietto sul suo futuro dopo il ko contro l’Atalanta.
La zona Europa è sempre più lontana per il Milan. Dopo la buona prova di Udine, la squadra di Sergio Conceicao torna ad assaporare l’amaro gusto della sconfitta, incassando il suo primo ko con il nuovo modulo (3-4-3). Il Diavolo è andato incontro all’ennesimo dispiacere della stagione perdendo di misura a San Siro contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Alla Dea è bastata la rete di Ederson per espugnare la scala del calcio. A cinque gare dalla fine della stagione, il Milan resta relegato in nona posizione a quota 51 punti. Ora non resta che puntare tutto sulla Coppa Italia.
Conceicao è stufo: parole schiette sul suo futuro
Al termine della gara contro l’Atalanta, mister Sergio Conceicao ha analizzato la prestazione della sua squadra ai microfoni di Dazn: “Il primo tempo è stata una partita equilibrata, eravamo un po’ più bassi rispetto a quanto provato in allenamento. Abbiamo affrontato una bella squadra, ma non ha creato grandi occasioni. A questo livello dobbiamo fare di più nell’ultimo passaggio. Alla fine queste situazioni le paghi. L’Atalanta fa gol sulla prima occasione. Difesa a quattro nel finale? Era per provare a pareggiare la gara. Probabilmente è mancata la nostra solita aggressività”.

Conceicao è stato chiaro e diretto anche sul suo futuro: “Da quando sono arrivato qua, ho vinto una Supercoppa. Per me va bene essere criticato, sono nel calcio da 40 anni. Ma si parla troppo, non c’è stabilità. Dobbiamo avere personalità e carattere nel lavorare oggi per essere migliori domani. Non è facile per me, leggo cose anche irrispettose delle volte. Mi stanno mancando di rispetto: si parla del prossimo allenatore quando ci sono ancora io sulla panchina. Il mio futuro dipende dalle prossime gare. Voglio provare a vincere un altro titolo e quindi battere l’Inter mercoledì. Non ricordo l’ultima volta che il Milan ha vinto due trofei in una sola stagione”.