Milan-Udinese: i rossoneri di Conceição alla prova della bestia nera.
Il Milan di Sergio Conceição si trova a un bivio. Dopo il pareggio casalingo contro la Fiorentina, un 2-2 che ha lasciato l’amaro in bocca, i rossoneri sono chiamati a invertire una rotta che, finora, è stata tutto tranne che esaltante. Un nono posto in Serie A che pesa come un macigno, non solo sul presente ma anche sul futuro di una squadra abituata a sognare in grande.
Questa sera, alle 20:45, alla Bluenergy Stadium, il Diavolo affronterà l’Udinese, una sfida che sa di trappola: i friulani, storicamente bestia nera del Milan, non sono mai un avversario facile. E con le statistiche che parlano di fragilità difensive e rimonte da capogiro, la partita si preannuncia come un banco di prova cruciale per il tecnico portoghese e i suoi ragazzi.
Milan-Udinese: una sfida storicamente complicata
Chiamare l’Udinese una “bestia nera” non è un’esagerazione. Negli ultimi anni, i bianconeri hanno spesso messo i bastoni tra le ruote al Milan, con pareggi sofferti e sconfitte che ancora bruciano. Basti pensare al 3-1 incassato a Udine nel marzo 2023, quando i rossoneri, allora in lotta per la Champions, si arresero a una squadra compatta e spietata. Ma non è solo il passato a preoccupare: l’Udinese di oggi, guidata da Kosta Runjaić, è una formazione quadrata, capace di alternare momenti di grande intensità a giocate di qualità, come quelle di Florian Thauvin o Lorenzo Lucca, che con la sua fisicità può mettere in crisi una difesa rossonera non proprio impenetrabile.

Le statistiche, poi, non fanno che alzare la posta. Il Milan ha incassato ben otto gol nei primi 10 minuti di gioco in questo campionato, un dato che fa drizzare i capelli: l’ultima volta che i rossoneri hanno concesso di più in avvio di partita risale al lontanissimo 1948/49, con 12 reti subite. Un tallone d’Achille che Conceição dovrà assolutamente correggere, perché partire con il piede sbagliato contro un’Udinese pronta a colpire in contropiede potrebbe rivelarsi fatale. Eppure, c’è un barlume di speranza: i rossoneri hanno cuore in mano e lo dimostrano i 13 punti conquistati rimontando da situazioni di svantaggio, secondi solo al Bologna (16) da inizio 2025.
Il Milan di Conceição: tra fragilità e voglia di riscatto
Da quando Sergio Conceição ha preso le redini del Milan, a inizio 2025, la squadra ha vissuto un’altalena di emozioni. Il tecnico portoghese, arrivato con la fama di condottiero capace di tirar fuori il massimo dai suoi, si è trovato a gestire una rosa talentuosa ma incostante. Dieci volte in svantaggio in questo campionato – record condiviso con Empoli, Parma e Monza – il Milan ha mostrato una preoccupante tendenza a complicarsi la vita da solo. Contro la Fiorentina, ad esempio, i due gol incassati nei primi minuti hanno costretto i rossoneri a una rimonta disperata, sfociata in un pareggio che sa di occasione mancata.

Ma non tutto è da buttare. Il Milan ha qualità, e lo dimostrano giocatori come Christian Pulisic, che con le sue accelerazioni può cambiare le partite, o Rafael Leão, chiamato a ritrovare continuità dopo un avvio di stagione altalenante.