Nonostante la prova eccellente, i tifosi del Milan si scagliano contro Inzaghi. Fa discutere il gesto del tecnico dell’Inter che non è passato inosservato nel corso del derby di Coppa Italia.
Sotto la pioggia di “San Siro”, il miglior Milan della stagione, probabilmente affianco a quello che aveva sbancato il “Santiago Bernabeu” superando per 3-1 i campioni d’Europa in carica del Real Madrid. Ma il valore della gara era ben diverso. È vero, la sfida dello scorso 5 novembre rappresentava una classica della Champions League. Mail 3-0 di ieri, per di più inflitto ai rivali di sempre, ha un significato diverso. La performance eccellente dal punto di vista della concretezza tiene vivo il sogno di terminare l’anno con due trofei, un controsenso pensando a tutte le difficoltà affrontate dal Diavolo nel corso degli ultimi mesi.
Milan, la notte migliore vale la finale: ma il gesto di Inzaghi fa discutere
È bastata l’incornata vincente di Jovic a mandare in tilt l’Inter, poi affondata definitivamente nel secondo tempo sotto i colpi dell’attaccante serbo e di Tijjani Reijnders, che ha sigillato il risultato sul secco 3-0 al minuto 85. Tuttavia, dopo il 2-0 firmato dall’ex Fiorentina e Real Madrid, i nerazzurri hanno alzato bandiera bianca, in riserva di energie. Una circostanza compresa anche da Simone Inzaghi, che poco prima dello scoccare del 90′ ha espresso tutto il suo disappunto attraverso movenze che non sono passate inosservate.

Come si nota da un’istantanea di Mediaset, l’allenatore piacentino si è rivolto al quarto uomo con veemenza, chiedendo di non alzare la lavagnetta luminosa, ponendo quindi fine al match, con la seguente espressione: “Non voglio il recupero eh, non mi prendete per il c*lo eh! Non lo voglio! Non lo voglio!”. Un segno che simboleggia la resa dell’Inter, che non aveva di certo bisogno di ulteriori minuti sulle gambe in una circostanza delicata.
Inter-Milan, Inzaghi si scaglia contro il quarto uomo: “Non voglio il recupero”
Effettivamente, la richiesta di Inzaghi è stata accolta. L’arbitro Doveri ha infatti decretato la fine del derby senza concedere minuti aggiuntivi. L’accaduto non è andato giù a parte dei tifosi rossoneri, che hanno preso di mira il tecnico, accusato ad esempio di “non saper digerire la sconfitta” e di aver condizionato la scelta dell’arbitro, nonostante la sfida fosse ormai ampiamente indirizzata.

Dall’altro lato, invece, c’era un Conceiçao entusiasta. Sono le due facce della medaglia. Una medaglia che il Milan vuole al collo, possibilmente del metallo più prezioso, il prossimo 14 maggio.