Milan, Ibrahimovic: “Non ci sono alibi”, poi sull’espulsione di Theo

Termina qui l’avventura in Champions League per il Milan: i rossoneri pareggiano contro il Feynoord e non passano il turno.

Il ritorno dei play-off di Champions League tra Milan e Feynoord si conclude con il risultato di 1 a 1: sommando il risultato dell’andata, Milan 1, Feynoord 2. Con questo risultato, termina l’avventura della squadra rossonera nella massima competizione europea. Un risultato che fa male al Milan, che esce dalla Champions League con qualche rimpianto. Risultato che molto probabilmente è condizionato anche dall’espulsione di Theo Hernandez a inizio ripresa: da quei minuti, il Milan ha fatto poco e nulla sul terreno di gioco, non affondando mai il colpo e subendo il gol del pareggio.

Milan-Feynoord, le parole di Ibrahimovic

Al termine del match tra Milan e Feynoord, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Zlatan Ibrahimovic, dirigente rossonero, commentando così la sconfitta della squadra ed in particolare la decisione del direttore di gara sulla doppia ammonizione di Theo Hernandez.

Siamo delusi e arrabbiati. È mancata maturità. L’arbitro è stato duro. L’ammonizione è stata un decisione troppo pesante. Dobbiamo metabolizzare, soffriremo questa notte ma ci concentriamo sulla prossima partita. Doppia ammonizione Theo? Quando succedono queste situazioni non è facile giudicarlo. Theo non fa l’attore e non penso che cerchi di creare questi problemi. Purtroppo è capitato.

Si poteva fare di più. Con un po’ di fortuna potevamo fare anche 2-0 nel primo tempo ed all’inizio del secondo. L’espulsione ha cambiato il match.

Ibra a Sky SPort
Milan-Feynoord, le parole di Ibrahimovic LaPresse spaziomilan.it

Sulla prestazione e sull’eliminazione:

Siamo arrabbiati con noi stessi. L’avversario non è stato forte quanto noi. Non siamo arrabbiati con l’arbitro, ci siamo ammazzati da soli. Non abbiamo scuse né alibi. Dobbiamo guardarci nello specchio e capire cosa sbagliamo per migliorare. I cartellini sono frutto di situazioni che nascono in campo. Anche contro l’Empoli abbiamo avuto un rosso contro ingiusto. Purtroppo sono dinamiche del campo.

Sugli obiettivi:

Oggi è una delusione. Quando inizia il campionato è ovvio che vuoi vincerlo. Questa è la mentalità e storia di questo club. A volte in una stagione possono nascere problemi impensabili. Non eravamo contenti della situazione ed a gennaio ci siamo migliorati. Volevamo cambiare la situazione ma poi la garanzia non te la può dare nessuno. Voglio vedere un Milan dominante che fa il Milan. Quando sono arrivato 4-5 anni fa non era il Milan di sempre. Da lì è cresciuto e abbiamo lavorato per migliorarlo.

Sullo scudetto:

Squadra scudetto smantellata? Io ho smesso a 42 anni se potevo continuare, avrei giocato. Ho giocato in quella squadra e posso dire che questa squadra ha più possibilità di vincere rispetto all’altra. Come qualità questa è migliore.

Gestione cookie