Sergio Conceicao deluso dopo il ko contro il Feyenoord: il mister lancia un chiaro appello alla squadra.
Il Milan esce con le ossa rotte dalla trasferta di Rotterdam, perdendo il primo round dei playoff contro gli olandesi del Feyenoord. Alla squadra di casa è bastata la rete siglata nella prima frazione da Paixao, scaturita da una papera di Maignan. Stando a Opta, il Milan è la prima formazione ad aver perso una gara a eliminazione diretta di Champions League contro il Feyenoord a partire dal Coleraine, il 2 ottobre 1974. Ora, i rossoneri sono chiamati alla partita perfetta nel match di ritorno per ribaltare il risultato e agguantare il pass per gli ottavi. Il Milan giocherà il secondo round dei playoff a San Siro martedì 18 febbraio (ore 18:45).
Conceicao amareggiato: il tecnico lancia un appello alla squadra
È stato un Sergio Conceicao visibilmente deluso quello che si è presentato ai microfoni di Amazon Prime Video per analizzare la prestazione del Milan. Il tecnico ha elencato tutto quello che non ha funzionato nella sua squadra: “Abbiamo ancora un’altra partita da giocare, sapevamo di questo ambiente difficile qui. Sono stati molto aggressivi, hanno vinto ogni tipo di duello. Abbiamo avuto delle occasione per uscire di qua con almeno un pareggio, ma non siamo stati efficaci a livello offensivo”.
Conceicao ribadisce: “Siamo stati anche sfortunati nel gol, ma a noi c’è mancata tanta aggressività nei duelli. Eravamo anche in superiorità numerica in alcune circostanze, non abbiamo fatto bene anche sulle seconde palle. Adesso dobbiamo vedere questa partita e capire cosa migliorare, il tempo non è molto perché sabato abbiamo già il Verona e poi c’è la seconda partita dei playoff”.

Il mister ha poi rimarcato: “C’è tanto da migliorare per vincere e passare il turno per andare agli ottavi. Io sono sempre molto motivato per dare il meglio, la qualità di un giocatore non è solo basata sulla tecnica. C’è la costanza, mettere voglia e mentalità giusta in campo. Qui in Champions il livello è alto, abbiamo bisogno di più aggressività ed essere più decisi negli ultimi metri. A livello emozionale bisogna essere sempre al top per fare bene”.