Ieri sera i rossoneri sono usciti vittoriosi dal Bentegodi, ma purtroppo le questioni extra campo continuano a far discutere.
Vittoria importantissima quella di ieri per il Milan. La squadra di Fonseca, pur soffrendo parecchio, è riuscita a strappare i tre punti contro l’Hellas Verona grazie ad un bellissimo gol di Tijjani Reijnders su assist di Fofana. Fondamentale per i rossoneri tornare a Milano con il bottino pieno. L’inizio di stagione, si sa, è stato contraddistinto da numerosi alti e bassi e, per risalire la classifica, ora è assolutamente necessario fare un lungo filotto di vittorie.
Purtroppo però, l’uno a zero maturato sul campo, non è l’unica notizia rilevante della serata. Sì, perché a malincuore, ci troviamo nuovamente a dover commentare atteggiamenti oltraggiosi da parte di una tifoseria.
Insulti razzisti per Mike Maignan: non è la prima volta e chissà se sarà l’ultima
Mike Maignan è uscito nuovamente imbattuto dal terreno di gioco. Per il Milan si tratta del quarto clean sheet nelle ultime cinque partite. Un dato estremamente positivo se pensiamo ai problemi di equilibrio della squadra che stiamo commentando dall’inizio della stagione. La serata per il portiere del Milan però, nonostante ciò, non è da ricordare. Ancora una volta, sono arrivati insulti razzisti per lui dalla curva avversaria.
Per dovere di cronaca, va detto che non si sono sentiti particolari cori dagli spalti, però alcune parole di troppo si. A incidere sicuramente anche il risultato e il tempo perso dal portiere per riprendere il gioco ma, ovviamente, questo non giustifica in alcun modo nessun comportamento di questo tipo.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Maignan, a fine partita, è corso dall’arbitro Marinelli proprio per avere chiarezza. “Così non si può” – dice Mike al fischietto della sezione di Tivoli. Probabilmente il portiere si lamentava del perché la partita non fosse stata interrotta prima, almeno per permettere allo speaker di fare un annuncio e di avvertire i tifosi che, continuando così, il match sarebbe stato interrotto. Un po’ come successo ad Udine lo scorso 20 gennaio. Una data che, purtroppo, ricordiamo bene.
E infatti terminato lo scambio con Marinelli, lo speaker del Bentegodi ha subito invitato i tifosi ad evitare qualunque tipo di manifestazione razzista. Maignan, nel frattempo, è rientrato negli spogliatoi e non si è presentato ai microfoni. Poca la voglia, a quanto pare, di commentare l’accaduto davanti le telecamere.
Già dopo l’accaduto di Udine ci furono numerosi commenti da parte di politici e addetti ai lavori. Quella volta le indagini portarono a ben cinque provvedimenti di Daspo e, si pensava, potesse essere un bel passo in avanti nella lotta al razzismo. Oggi, ancora una volta, siamo costretti ad ammettere a malincuore che la strada è ancora lunga.