L’ex calciatore è tornato a parlare del Milan: la vecchia gloria rossonera ha consigliato un nome in particolare per il dopo Fonseca.
Questi sono giorni di grande amarezza per il Milan. La squadra di Paulo Fonseca continua ad avere un rendimento altalenante, alimentando sempre più le polemiche da parte della propria tifoseria. L’ultima uscita, quella casalinga contro il Genoa, è stata fatale. Proprio in occasione della festa dei 125 del club, la formazione rossonera non si è dimostrata all’altezza, mettendo in mostra una prestazione di basso livello, non da Milan e neanche degna delle leggende che quella sera erano presenti a San Siro per onorare i colori rossoneri.
Dopo lo scialbo 0-0, squadra e dirigenza sono finiti nuovamente nel vortice delle critiche, diventando un bersaglio per la piazza. I tifosi si sono detti stufi della situazione e le proteste partite dopo la prova incolore col Genoa ne sono la prova. Tra quelli che non è andata giù l’ultima prestazione del Milan, c’è anche una vecchia icona del club, Alberico Evani, anch’egli presente domenica scorsa a San Siro per la festa dei 125 anni del club. L’ex calciatore, così come il resto delle leggende che hanno assistito alla sfida sugli spalti, è rimasto amaramente deluso da quanto visto.
Evani consiglia il Milan: l’ex calciatore propone lui per il dopo Fonseca
Alberico Evani è stato ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, trasmissione in cui ha trattato il tema Milan. L’ex calciatore rossonero ha toccato diversi problemi, dalla gestione di Fonseca all’operato di Zlatan Ibrahimovic. Lo stesso Evani ha anche fatto un nome in particolare nel caso in cui dovesse arrivare l’esonero per il tecnico portoghese: “Vedrei bene Mancini al Milan. Per Roberto parla il suo curriculum, ha allenato squadre importanti e ha esperienza da vendere. Ci ho giocato insieme e aveva un certo tipo di carattere, ma da allenatore è riuscito a smussarlo: riporterebbe quello spirito di gruppo che in questo momento vedo mancare al Milan“.
Evani non ha dubbi: “La squadra ha dei problemi soprattutto di spirito collettivo. Per ieri ci sono delle attenuanti, mancava un giocatore come Pulisic che ha risolto tanti problemi e il centrocampo ha sofferto, la squadra ha poco equilibrio. Come se non bastasse ha giocatori fuori condizione, su tutti Theo Hernandez, che va assolutamente recuperato. Quando sta bene è devastante”.
Su Paulo Fonseca: “È sia colpevole che vittima. Il compito dell’allenatore è dare gioco e ordine tattico, tante volte è venuto un po’ a mancare. Da quando è arrivato ha trovato sempre delle difficoltà, non ha mai potuto lavorare in serenità. Si tratta però di un allenatore esperto, credo e spero che queste problematiche le abbia individuate e riesca a riportare il Milan a certi livelli”.
Su Zlatan Ibrahimovic: “Deve fare esperienza, non nasce dirigente. Ha avuto delle difficoltà: è intelligente, ha personalità, ma deve cambiare la mentalità. Si deve dimenticare di essere stato un grande giocatore e buttarsi su questo altro ruolo perché il Milan ha bisogno di dirigenti di un certo livello“.