L’addio al Milan un anno fa, solo oggi la rivelazione sul motivo della separazione: le parole dell’ex rossonero
Il Milan è pronto per tornare in campo dopo la sconfitta contro l’Atalanta. Paulo Fonseca e la sua squadra hanno la possibilità di riscattarsi subito: l’opportunità arriva in Champions League, che torna a San Siro dopo due trasferte di fila, contro la Stella Rossa.
Vietato sbagliare, ad ogni costo: con tre punti, la qualificazione agli ottavi senza Play Off sarebbe ancora più vicino.
Attenzione però a non sottovalutare la Stella Rossa, così come Girona e Dinamo Zagabria, perché in Europa non esistono avversari facili.
Stella Rossa che arriva al Giuseppe Meazza con l’obiettivo di fare una buona partita e togliersi una soddisfazione.
Partita speciale per un grande ex: Rade Krunic, tornato in Serbia dopo sei mesi poco positivi al Fenerbahce. Era andato in Turchia dal Milan nella sessione di gennaio e oggi, a quasi un anno di distanza, ha rivelato i motivi dell’addio.
Krunic, la rivelazione un anno dopo: “Ecco perché ho lasciato il Milan”
Dietro la scelta di lasciare il Milan c’era anche lo spettro di un contratto in scadenza che la società non aveva intenzione di rinnovare. Aveva grande considerazione da Stefano Pioli, che aveva puntato su di lui come titolare da vertice basso ad inizio stagione.
Qualcosa poi è andato storto e, dopo un infortunio, Krunic ha perso sempre più spazio, fino a far perdere completamente le sue tracce. Una storia stranissima, che si è conclusa con la cessione, come detto, a gennaio, al Fenerbahce.
Ora la Stella Rossa e, intervistato da Sky Sport, ha svelato il motivo di quell’addio, chiarendo un po’ le idee ai tifosi e non solo: “Avevo tanti punti di riferimento come Pioli e, devo dire la verità, da quando sono andati via Maldini e Massara, e anche Zlatan, ho perso tanti punti di riferimento”.
“Non mi sentivo al massimo né apprezzato dai nuovi dirigenti come prima“, ha detto il bosniaco. Che però ammette: “Il Milan è il miglior club al mondo per me, ma dovevo fare le mie scelte ed era il momento giusto“.
Insomma, l’addio di Krunic al Milan non era solo una questione di contratto; c’erano ben altri motivi, di rapporti più che solo progettuali.
D’altronde, l’assenza di Paolo Maldini si sente e non poco nei pressi di Milanello, per i giocatori e anche per i tifosi, che vedevano il lui la garanzia e la bontà del progetto.