Il presidente del Milan Scaroni è intervenuto ai microfoni nella trasmissione Goal Economy ed ha parlato di tanti temi.
Questa sera il Milan si giocherà gran parte del suo futuro, almeno per questa stagione, nella sfida del Bentegodi contro l’Hellas Verona. L’obiettivo scudetto non è più raggiungibile ma un ko allontanerebbe definitivamente anche i sogni Champions League con una stagione che preoccupa e non poco i tifosi rossoneri.
In questi minuti intanto ha parlato il presidente del Milan Paolo Scaroni, intervenuto ai microfoni della trasmissione Goal Economy della Lega Serie A con Paolo Bellinazzo. Ecco le sue parole: “Primo presidente di una proprietà straniera? Io sono stato in passato presidente del Vicenza reduce dalla vittoria in Coppa Italia, era il 98-99 e loro erano di una proprietà di una società inglese, che adesso detengono la proprietà del Tottenham e devo dire che mi ha dato tante soddisfazioni ed è una delle ragioni per cui ora sono al Milan”.
Riguardo il Mondo rossonero: “Io ho l’impressione che in questi 20 anni la serie A ha perso dei colpi, non ha tenuto il passo della crescita che hanno avuto gli altri campionati europei ed in particolare quello inglese. 20 anni fa la serie A era il campionato di riferimento, ora non lo è più invece è scesa di livello come attrattività nel mondo. Il campionato inglese raccoglie 2 miliardi e 200 milioni con i diritti tv, noi a fatica raccogliamo 200 milioni e il problema alla base è questo”. Il dirigente rossonero poi ha continuato: “Sono arrivato nel 2017 come consigliere del Milan e negli anni ha avuto un ruolo nel club. Miglior equilibrio e club risanato senza debiti ma ora in difficoltà con i tifosi?
Voglio dire due cose, la sostenibilità finanziaria è una cosa obbligatoria ed è la premessa per i successi sportivi. Senza questi non puoi neanche partecipare alle competizioni. Noi siamo la società che – attraverso la sostenibilità finanziaria – ha investito di più nell’ultima sessione di calciomercato. Da un lato attraverso Milan Futuro scommettiamo sui giovani, parliamo di un investimento che ci costa svariati milioni ma siamo convinti di poter fare. Nel mondo del calcio non tutti i disegni portano alla vittoria in breve termine ma voglio dire ai tifosi che noi siamo qui per vincere, va chiarito ai tifosi che l’obiettivo è vincere le partite”
Milan, Scaroni chiaro sulla questione stadio
Il presidente rossonero ha poi parlato della questione relativa a San Siro: “Non voglio assolvere la politica del Comune di Milano. Il progetto a cui stiamo lavorando oggi è lo stesso del 2018 e sono passati 6 anni e non è cambiato niente. Poi a difesa del Comune va detto che è cambiata la visione dei cittadini, nel 2018 molte persone non volevano abbattere San Siro e lo consideravano il migliore al mondo. La realtà è che non è San Siro iconico ma sono iconici l’Inter e il Milan e ora anche i tifosi lo hanno capito, basta vedere in tv gli stadi in Germania. Questo processo quindi non riguarda solo la politica ma soprattutto degli italiani e dei milanesi, anche loro si sono resi conto che è meglio avere uno stadio nuovo”.
Su San Donato poi ha chiarito: “Il piano di San Donato è diventato B da quando la sovrintendenza ha rimosso il vincolo della ristrutturazione Meazza a fianco del nuovo stadio quindi. Ringrazio il sindaco per questo, ora (Inter e Milan) dobbiamo comprare stadio e avere i permessi con il Comune per avere attività per i due club, vogliamo creare a San Siro il museo dell’Inter e del Milan, parliamo di un’operazione che reputiamo e che deve essere perfetta”.
Milan, Scaroni duro sul pezzotto e contro il Governo
Scaroni ha proseguito parlando di cosa non dà il Betting alle squadre di serie A: “Il mondo fa scommesse sul calcio, ovunque e di questo mondo la serie A ha benefici zero da questo mondo. Noi siamo l’unico paese in Europa che vieta le sponsorizzazioni sul Betting, siamo gli unici in Europa a farlo e questo sinceramente non lo capisco. Questo ci costa 100 milioni all’anno, costa soprattutto ai piccoli club e spero che il Parlamento elimini presto il Decreto Dignità. Il Fisco incassa 300 milioni di euro dal Betting della serie A e io credo che si dovrebbe fare in modo di far andare una percentuale per i club, un modo che possa aiutare i club a crescere”
Riguardo poi il Governo Scaroni ha sentenziato: “Noi dobbiamo fare cose come quella di oggi, bisogna spiegare ai cittadini italiani di che cosa i club hanno bisogno. Parliamo di un’industria che deve essere capita dal Parlamento e del Governo e devono capire che bisogna darci una mano, uno sforzo per accontentare tutti.