Il tecnico rossonero Paulo Fonseca criticato da un giornalista, le parole nei confronti dell’allenatore sono chiare.
In casa Milan sono tornate le polemiche dopo il pareggio per 0-0 in casa contro il Genoa. La squadra continua ad avere alti e bassi e nel mirino delle critiche c’è soprattutto l’atteggiamento messo in campo e la poca fame di vittoria. Anche due giorni fa, in occasione della cena di Natale del club, il tifo organizzato ha manifestato il proprio dissenso verso la società e alcuni giocatori. La speranza è che prima o poi possa arrivare la scossa giusta, soprattutto a livello mentale ed emotivo, per riaccendere il “fuoco” all’interno della squadra.
Nonostante tutto il campionato è ancora lungo e le possibilità di arrivare nelle prime 5 sono tutt’altro che svanite. Anche il cammino in Champions League è tutto sommato positivo, con i Rossoneri ancora in corsa per arrivare tra le prime otto e con all’orizzonte due partite (almeno sulla carta) semplici. Al netto di ciò la squadra può ancora dire la sua e risollevare un inizio di stagione al di sotto delle aspettative. Per rialzarsi ci sarà bisogno anche dello zampino di mister Fonseca, criticato da un giornalista nelle scorse ore: Maurizio Compagnoni.
Milan, Fonseca criticato duramente da Compagnoni a Sky Sport 24
Nelle scorse ore, durante l’edizione di Sky Sport 24, il giornalista e telecronista Maurizio Compagnoni ha criticato Paulo Fonseca. Parlando della panchina rossonera, Compagnoni ha infatti affermato che il portoghese non sarebbe un allenatore da Milan. Il discorso è poi proseguito con queste parole da parte del giornalista: “Come amava dire Allegri, ci sono delle categorie. Allora o fai risultati e la società ti aiuta, o vai in difficoltà ed è difficile venirne fuori“.
Il reporter ha poi detto che Fonseca è un bravo allenatore ma che non ha uno “status da Milan pur essendo potenzialmente da Milan“. Compagnoni dunque porta all’attenzione l’importanza dei risultati, che in stagione hanno visto il Diavolo trionfare 11 volte in 22 partite stagionali. Guardando la media punti dell’allenatore, si può notare come su dodici prime squadre allenate in carriera, il Milan si trovi terzultimo, con 1.73 punti per partita.
Di certo è stato un inizio difficile per tutti, a partire dall’allenatore, passando per i giocatori e arrivando anche alla dirigenza. Ora la squadra dovrà compattarsi e dimostrare il proprio valore, cercando di mettere in campo più prestazioni positive, come visto ad esempio in occasione del derby contro l’Inter o del match di Champions con il Real Madrid.