Anche il Ministro Matteo Salvini – noto tifoso del Milan – ha commentato in maniera dura ciò che è successo a San Siro.
Doveva andare in ben altro modo e invece Milan Genoa è diventata una serata infernale per i tifosi rossoneri. Uno 0 a 0 che chiude di fatto le chance del club rossonero e preoccupa anche in vista della zona Champions con il Milan che è stato scavalcato in classifica anche dal Bologna di Vincenzo Italiano.
Una situazione piuttosto preoccupante e che vede ora Paulo Fonseca sul banco degli imputati. La sua panchina è appesa ad un filo anche se non è l’unico responsabile, il Milan ha avuto il controllo della gara per quasi tutta la partita ma ha sprecato e ha trovato numerose difficoltà con diversi giocatori che non hanno convinto. L’attacco e non solo, il Milan ha diversi problemi e quindi urge trovare una soluzione il prima possibile.
Al termine del match i tifosi si sono riuniti fuori allo stadio per contestare la società ma non sono i soli. Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha criticato apertamente il club rossonero, squadra per cui in maniera ufficiale tifa dichiaratamente. Salvini ha commentato il post social del Milan che arriva come consuetudine a fine match ed ha criticato duramente giocatori e società.
Milan, duro attacco di Salvini al club
Attraverso un post su Instagram Salvini è stato tra i primi a criticare il club e le sue parole hanno scatenato numerose polemiche. Ecco le dichiarazioni nello specifico: “Da Gullit, Pirlo, Van Basten e Inzaghi a Chukwueze, Okafor, Abraham e Morata. Giusti i fischi dei 70 mila di San Siro: questo non è più il nostro Milan, chi non ci crede e se ne frega dei nostri colori, chi non vuole vincere ma pensa solo a guadagnare, se ne vada! Forza vecchio cuore!”
Parole pesantissime con Salvini che in pratica invita società ad andare via, una situazione dura e la mancata presenza di Cardinale ha ulteriormente complicato le cose. Il fatto che Ibra non vada mai a parlare a fine match genera ulteriore tensione e il Milan sta duramente attaccando l’ex calciatore rossonero. Se prima lo svedese illuminava il campo da calcio non si può dire lo stesso come dirigente, o almeno i tifosi sembrano vederla cosi ed hanno attaccato a più riprese l’ex giocatore.