Attacco dal Milan all’Inter dello scudetto: a parlare è Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital
Il Milan è finito sotto la lente d’ingrandimento della Harvard Business School. Il celebre istituto accademico di Boston ha dedicato 24 pagine al club rossonero, analizzandolo sotto diversi aspetti strategici e manageriali. Tra i protagonisti del documento spiccano le dichiarazioni dei vertici del Milan, in particolare del fondatore di RedBird Capital, Gerry Cardinale, e dell’amministratore delegato del club, Giorgio Furlani, laureato proprio a Harvard.
Cardinale si è soffermato su alcune difficoltà incontrate all’acquisizione del club: “Quando abbiamo comprato il Milan, molti proprietari di squadre sportive americane mi hanno detto che ero pazzo. Secondo loro, non è possibile fare affari in Italia. Spesso, chi investe in club sportivi lo fa per motivazioni emotive, mettendo la vittoria al di sopra di tutto. Questo approccio porta a errori, come spendere eccessivamente per schierare una squadra di stelle, pensando che sia direttamente proporzionale alla vittoria. È, invece, una delle cose peggiori che si possano fare come investitori”-
Cardinale ha espresso grande fiducia nel progetto Milan, dichiarando: “Credo che il club abbia il potenziale per diventare un’azienda da 5 miliardi di euro”. Tra i temi affrontati, non mancano critiche al sistema calcistico italiano, in particolare ai media e alle istituzioni: “I tifosi fanno il loro lavoro, ma il resto della catena spesso ci ostacola. I media non aiutano, e nemmeno il governo. Recentemente sono stati eliminati i vantaggi fiscali; devono capire che il calcio è una delle principali esportazioni dell’Italia”.
Milan, Cardinale attacca la strategia dell’Inter
Cardinale ha parlato anche delle strategie economiche, citando la cessione di Sandro Tonali al Newcastle per 70 milioni di euro più bonus: “Non abbiamo venduto Tonali perché avevamo bisogno di farlo, ma per opportunismo. Con quei fondi abbiamo acquistato sei nuovi giocatori e rinnovato la squadra”.
In merito, non è mancato un riferimento all’Inter di Zhang: “Vincere i campionati ovviamente è un obiettivo importante, ma bisogna farlo con intelligenza. L’anno scorso l’Inter ha vinto lo scudetto e poi è andata in bancarotta” riferendosi all’ex presidente Zhang, costretto a lasciare il club a Oaktree. Cardinale ha quindi concluso: “Il nostro obiettivo è competere per lo scudetto e la Champions ogni anno, massimizzando flussi di cassa e valore del marchio”.