L’ex rossonero ripone ancora piena fiducia nel Milan per la lotta Scudetto: chiaro messaggio a mister Paulo Fonseca.
L’avvio di stagione del Milan targato Paulo Fonseca non è stato affatto semplice. La squadra rossonera ha palesato sin da subito delle lacune sia tattiche che di attitudinali, perdendo punti improntanti.
Non a caso, la formazione lombarda si trova attualmente settima in classifica, specchio di una prima parte di stagione a dir poco altalenante. Nonostante quelli che sono i dati di fatto, c’è chi continua a credere fortemente in una netta risalita dei rossoneri, come Gianluca Zambrotta.
Zambrotta crede nel Milan: “Scudetto ancora possibile”
L’ex Milan, Gianluca Zambrotta, nonché campione del mondo con la Nazionale di Lippi nel 2006, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tra gli argomenti toccati, anche l’avvio di stagione poco entusiasmante del club rossonero.
Zambrotta si è mostrato molto sicuro nel trattare l’argomento Milan: “Se mi sono dato una spiegazione sul motivo per il quale il Milan è così indietro in campionato? Continuità. Una squadra che deve lottare per lo scudetto occorre che sia più costante e deve saper vincere anche le partite ‘sporche’. Non vedo colpevoli singoli, ma colpe collettive, a partire dalla fase difensiva. Ora direi che un po’ la quadra l’hanno trovata”.
Secondo Zambrotta, il Milan ha tutte le carte in regola per prendersi la scena sia in campionato che in Champions: “Se il Milan può lottare ancora per lo scudetto? Assolutamente sì, quelle sei sono ancora lì, e c’è quella partita in meno. Obiettivo Champions? Superare la fase campionato è il minimo sindacale, visto il valore delle due rose. Magari anche nelle prime otto, perché no”.
Su Fonseca: “Dentro gli spogliatoi ci sono sempre state problematiche da risolvere, è capitato anche a me. L’allenatore se ne faceva carico e le risolveva all’interno del gruppo. Nello specifico di Theo e Leao, soprattutto per quanto riguarda Rafa, messo da parte in alcune partite, ci può stare. A me Fonseca è piaciuto in questo tipo di gestione. Leao dopo la strigliata ha fatto grandi partite… Per un allenatore ciò che conta è il gruppo. Se si inizia a incrinare la credibilità all’interno del gruppo, poi è difficile recuperarla”.
Su Theo e Leao: “Lui e Leao sono quelli con più talento nel Milan, quello che manca per essere dei fuoriclasse è la continuità. Non puoi fare la differenza solo ogni tanto. Gli esempi a cui ispirarsi? Del Piero, Pirlo, Seedorf: erano sempre sul pezzo”.