Con lo zero a zero in casa contro la Juventus, il Milan perde altri due punti e vede il gruppo di testa allontanarsi.
Tempo di riflessioni in casa Milan dopo il pareggio di sabato contro la Juventus. Lo scialbo zero a zero con cui si è concluso il big match di San Siro ha lasciato perplessi non solo i tanti spettatori paganti, ma anche le stesse società in tribuna.
E se per la squadra di Motta, falcidiata dagli infortuni, poteva anche esserci qualche alibi, per quella di Fonseca sicuramente meno.
Sì, perché la Juventus sta comunque facendo il suo degno campionato, con una squadra giovane e in crescita e un fisiologico distacco dalla vetta di quattro punti.
Il Milan invece, dopo un avvio molto deludente, si trova adesso a ben dieci punti dal Napoli capolista. Certo c’è da recuperare la partita con il Bologna, ma la preoccupazione non è soltanto il distacco in termini numerici. Lì davanti vanno veloce e non c’è solo il treno scudetto da rincorrere. Così sta diventando un rischio anche la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo minimo dei rossoneri.
La Champions dista sette punti, ma tra il Milan e la Fiorentina che è quarta ci sono altre due squadre: la Lazio, anche lei a sette punti di margine, e appunto la Juventus a cinque lunghezze.
Fonseca ha dichiarato ai microfoni che per lo scudetto ci sono anche loro: “Siamo ancora a novembre e, nonostante il margine, ci sono ancora troppi punti a disposizione e quelle che stanno davanti inevitabilmente ne perderanno”. Questo è indubbio, ma il distacco resta, e se il Milan non ingrana un filotto di sei o sette vittorie di fila (come fatto appunto da quelle che la precedono) difficilmente potrà rientrare in corsa.
Soprattutto perché la squadra al momento sembra essere davvero lontana da un’ipotesi del genere. Tolte le splendide partite del derby e del Santiago Bernabeu con il Real, il Milan non ha mai dato segnali di continuità e di solidità, due caratteristiche imprescindibili se vuoi ottenere dei filotti di risultati in campionato da qui alla fine.
Tocca a Paulo Fonseca, dunque, continuare a lavorare per riuscire a trovare la giusta quadra. La qualificazione in Champions League non è un sogno come può esserlo per la Fiorentina o per il Bologna lo scorso anno. Se ti chiami Milan è un obbligo e va raggiunto.
This post was last modified on 25 Novembre 2024 - 20:12