Continuano i problemi in casa Milan: oltre alle poche certezze sul fronte campo, guai in arrivo anche per il proprietario rossonero Gerry Cardinale.
“Insistenti indiscrezioni dal mondo della finanza sulle difficoltà di Cardinale di fronte alla scadenza del 31 agosto 2025. Quando, per continuare a controllare il Milan, dovrà rimborsare a Elliott quasi 700 milioni di prestito“. Queste le parole rilasciate nella giornata di ieri Enrico Currò, giornalista di Repubblica, in merito al rimborso da parte di Gerry Cardinale dei soldi del prestito ottenuto da Elliott per comprare il club rossonero.
Problema al quale, sempre secondo Repubblica, si andrebbe ad aggiungere quello relativo alla costruzione del nuovo stadio, con i terreni di San Donato Milanese che rimarrebbero parzialmente in possesso del proprietario rossonero anche in caso di mancata realizzazione dell’impianto: “Se l’affare stadio San Donato sfumasse, la sua RedBird dovrebbe comunque tenersi i terreni, operazione da 55 milioni. La priorità San Donato, ribadita da Paolo Scaroni, non è solo del presidente del Milan“.
Subbugli che in casa Milan sarebbero ormai all’ordine del giorno e che avrebbero visto dire addio, tra le altre cose, anche a Tania Moreno e Robeto Masi, responsabili rispettivamente del marketing e del business. Sul fronte rimborso, intanto, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sarebbero tre le strade che vengono ipotizzate per rispettare la deadline del 31 agosto 2025.
Come ormai noto, entro l’agosto del 2025 il proprietario del Milan Gerry Cardinale dovrà restituire, tramite RedBird Capital, circa 700 milioni di euro a Elliott. Viste le difficoltà nel riuscire a restituire tale somma, nella comunità finanziaria sono tre le strade che vengono ipotizzate per venire incontro alla deadline del 31 agosto, come raccontato da Il Sole 24 Ore. La prima sarebbe il riscadenziamento del prestito per almeno un altro anno con lo stesso fondo Elliott.
Come seconda opzione, Cardinale starebbe sondando altri grandi credit fund americani per un rifinanziamento del prestito. Queste due opzioni si vanno però a scontrare con un inevitabile aumento del prestito, a causa di interessi sempre più elevati. Si potrebbe presentare quindi una terza opzione, già stata sondata mesi fa, e riguarda la cessione di una minoranza del Milan a degli investitori, che potrebbero essere posizionati nell’area del Golfo Persico.
Strada non percorribile, invece, quella che porterebbe ad un bond da parte del Milan, scelta che andrebbe ad indebitare direttamente la società rossonera.
This post was last modified on 1 Novembre 2024 - 17:02