Un ex rossonero, durante la cerimonia delle Hall of Fame, ha parlato di Leao e del suo momento con il Milan.
Rafael Leao sembrerebbe essersi sbloccato: il suo gol in campionato mancava dallo scorso 31 agosto, quando il Milan pareggiò all’Olimpico contro la Lazio e la sua rete valse il pareggio per la squadra di Fonseca. Con la doppietta contro il Cagliari, l’esterno portoghese è salito a quota 3 gol con la maglia del Milan in questa stagione. Troppo pochi per un giocatore come Leao, su cui il Milan ha puntato molto: al termine della stagione 2022/2023, il portoghese ha prolungato il contratto con il club rossonero, che gli ha aumento l’ingaggio e gli ha consegnato la maglia numero 10.
Le sue prestazioni in questo inizio di campionato hanno fatto molto discutere, soprattutto i tifosi rossoneri che si sono scagliati contro di lui più volte: non solo il non contributo in termini di gol e assist, ma un atteggiamento svogliato e passivo quando il Milan subiva il possesso palla degli avversari. Le immagini spesso parlano chiaro, e Fonseca non ha avuto paura a farlo sedere in panchina, contro ogni aspettativa anche nelle partite un pò più delicate.
Shevchenko attacca Leao: “Non è un leader”
Durante la cerimonia di premiazione della Hall of Fame del calcio italiano, è intervenuto anche Andriy Shevchenko, ex stella rossonera. L’ex attaccante ucraino ha rilasciato alcune dichiarazioni circa il momento di forma di Leao e ha sottolineato un aspetto sul quale il portoghese dovrebbe lavorare.
Queste le sue parole:
Penso che un giocatore come Leao debba essere tutelato perché rappresenta un patrimonio per la squadra. Penso però che anche Leao debba fare un passo avanti per riuscire a fare di più per il Milan, perché il campione non è solo quello che fa le cose importanti in campo: il campione è un leader, è quello che nei momenti difficili deve aiutare la squadra. Credo che Leao abbia le abilità per diventare un leader, è lui che lo deve dimostrare.
Shevchenko dunque crede nelle potenzialità del portoghese, che però deve dimostrare ancora qualcosa in termini calcistici e comportamentali, perché ad oggi non è un leader della squadra rossonera. L’ex stella del Milan ha poi voluto ringraziare il club rossonero per avergli permesso di entrare nella Hall of Fame del calcio italiano:
Per me è un onore entrare nella Hall of Fame del calcio italiano: oggi ho letto una lettera per ringraziare il Milan, per me stare in Italia sono stati gli anni più belli della mia carriera. Il rapporto con la gente rimane il più forte, perciò ringrazio il popolo italiano.