Dopo il pareggio contro il Cagliari alcuni giocatori rossoneri sono finiti al centro della polemica. In particolare il giornalista si scaglia contro due di loro.
Un 3-3 che lascia l’amaro in bocca al Milan contro il Cagliari. Lascia l’amaro perché arriva dopo una grande gara europea vinta contro il Real Madrid e perché se le cose in attacco sono andate meglio – Leao su tutti – in fase difensiva non possiamo dire lo stesso. Tanti svarioni e tante disattenzioni che sono costate tre reti concesse in una gara ad un Cagliari che era in formissima.
Non ha risparmiato nulla infatti la squadra di Davide Nicola e ad ogni occasione i rossoblu erano a pronti a lasciare il segno. Il giornalista Franco Ordine, sul Corriere dello Sport, ci ha tenuto a mettere in evidenza gli errori del Milan e ad analizzare il momento della squadra di Fonseca: non ne esce un bel quadro.
Dopo il pareggio per 3-3 contro il Cagliari il giornalista Franco Ordine oggi, sul Corriere dello Sport, è così intervenuto sul momento del Diavolo defindendo il Milan una squadra totalmente inaffidabile:
I due volti di un Milan inaffidabile (Real Madrid prima, Cagliari dopo NdR). A questo punto della stagione il giudizio può diventare definitivo: questo Milan è inaffidabile.
Così esordisce Ordine che poi mette i riflettori su due giocatori che non hanno eccelso e che hanno lasciato davvero troppo spazio e libertà di gioco sulle fasce dove il Cagliari ha sempre avuto buoni spunti:
Per capire meglio quello che è successo fin dal primo minuto bisogna puntare i riflettori sulla resa di Emerson Royal e di Theo Hernandez che hanno concesso spazio e duelli ai rispettivi rivali senza opporre alcuna resistenza.
Ma non solo perché poi anche il resto della difesa non è apparsa in forma con Thiaw e Pavlovic che hanno perso troppi duelli aerei e con Fofana che si è reso protagonista di un brutto svarione che ha poi portato al gol del Cagliari. Dunque non un bel quadro e infine è questa la sentenza di Ordine sul Milan di questa stagione:
Un Milan così inaffidabile può solo continuare a essere una sera eroico e una sera lazzarone dilapidando il tesoro di autostima e consapevolezza guadagnato nella notte del Bernabeu. Così di strada ne farà poca.