Malgrado gli otto punti che separano il Milan dal Napoli capolista, il calciatore rossonero non sembra intenzionato a mollare la corsa scudetto.
La distanza comincia a farsi preoccupante, se si pensa alla dichiarazione di intenti di Fonseca rilasciata ad inizio stagione. Otto punti sono un distacco colmabile, ma serve un cambio di rotta immediato per continuare a sognare la vetta della classifica. E la sensazione è che questo Milan abbia ancora bisogno di tempo per assimilare gli schemi del tecnico portoghese e soprattutto, blindare la porta di Magnain.
Adattamento non è un termine che, tuttavia, si può accostare a Youssouf Fofana, arrivato al Milan tre mesi fa ma già perfettamente integrato nell’ecosistema rossonero e, soprattutto, nel nuovo campionato. L’ex Monaco non molla un pallone allo stesso modo con cui non sembra intenzionato a gettare la spugna per la corsa scudetto, come affermato in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”:
“Puntiamo allo scudetto, siamo il Milan. Questa squadra deve giocare ogni anno per il titolo. Lasciateci un po’ di tempo per lavorare e poi vedremo più avanti dove saremo.”
Milan, Fofana non si arrende: “Lasciateci tempo per lavorare e vedremo”
Il centrocampista ha fatto il punto sul momento rossonero:
“Vorremmo stare più in alto. Abbiamo raccolto qualche risultato meno positivo. Ma significa che possiamo migliorare molto, rimanendo meno esposti. Quando inizieremo a dare continuità a gioco e risultati faranno i conti con noi. Credo nel lavoro del mister e nella qualità dei miei compagni di squadra. Sono certo che la strada è giusta”.
Le richieste sul campo di Fonseca non hanno spaventato Fofana, che si è subito trovato a proprio agio:
“Conoscevo il progetto che ho accettato con la massima disponibilità per l’allenatore che mi ha dato spazio. Il mister mi chiede equilibrio, di fare da tramite tra difesa e attacco, di essere il primo a impostare il gioco e il primo a difendere, occupando gli spazi lasciati dai compagni, essendo una squadra che si muove molto. Io sono quello che si muove di meno, colmando i vuoti, da giocatore nell’ombra. Mi sto abituando, mi piace perché mi permette di migliorare.”
Altrettanto importante è la figura di Zlatan Ibrahimovic, come affermato dal classe 1998:
“Fin da subito mi ha spiegato il progetto e l’importanza del Milan per lui e la Serie A. Ci tiene molto al nuovo corso. E’ molto presente e positivo. Prima delle partite ci dà sempre un paio di consigli. Ci trasmette fiducia.”
Fofana non si è detto inoltre sorpreso dalla qualità dei compagni di squadra, alcuni dei quali già incrociati durante lo scorso Europeo come Reijnders o Leao. Al termine dell’intervista, il francese ha ricordato i due successi più prestigiosi arrivate fino ad ora:
“A Madrid è stata una bella vittoria contro un club assolutamente prestigioso, fa piacere, dà fiducia, ma restano tre punti. Siamo il Milan e vogliamo andare il più lontano possibile in ogni competizione. Per quanto riguarda il derby, Maignan e Theo Hernandez me ne avevano parlato davvero molto, non vedevo l’ora di esserci. E dopo quello che è successo all’andata non vedo l’ora di essere in campo per giocare il ritorno.”
In mezzo a qualche incertezza di troppo, la tenacia e la fame di Youssouf Fofana possono essere una chiave per un’annata che ha bisogno di una svolta netta.