Arrivano importanti aggiornamenti per quanto riguarda il caso degli ultras del Milan nei confronti di Conte. Di seguito la risposta del tecnico in conferenza.
Un inizio di settimana difficile in casa del Milan per quanto riguarda le decine di misure cautelari e perquisizioni avvenute nei confronti di persone indagate, tutte riconducibili alle tifoserie delle due squadre milanesi, a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Sono state in totale 19 le misure cautelari, 16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari. Inter e Milan non risulterebbero indagate dalla magistratura, ma dovranno fornire spiegazioni sui rapporti con i rispettivi ultras, dimostrando in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti. In caso contrario, ci sarà il rischio di finire in amministrazione giudiziaria. La Polizia di Stato sta lavorando attraverso le intercettazioni delle due curve.
Ultras Milan, la risposta del mister Antonio Conte in conferenza
Dalle intercettazioni degli Ultras del Milan è emerso che volevano Antonio Conte come prossimo allenatore del Milan. A due giorni dalla sfida contro il Como, durante la conferenza stampa, un giornalista ha chiesto all’allenatore del Napoli di commentare questa notizia. Di seguito sono riportate le sue parole.
Antonio Conte ha affermato che lui non può fare nulla se c’è gradimento del tifoso a volerlo, a lui fa solo che piacere.
“Se io avessi avuto contatti diretti con queste persone sarebbe stata una cosa grave; invece, io queste persone non le conosco.”
Continua affermando che il gradimento c’era da parte del tifoso in assoluto e questo vuol dire che il suo lavoro è apprezzato a 360 gradi anche se ho allenato squadre rivali come Inter e Juventus. L’apprezzamento del tifoso, del sano tifoso, fa piacere perché loro lavorano tanto e il fatto che la gente possa apprezzare il lavoro non può che far piacere.
Successivamente, in un altro passaggio, ha aggiunto che ha letto degli arresti che ci sono stati a Milano. Ma non sa bene la situazione e di conseguenza, non conoscendola, diventa difficile esprimersi e non sarebbe corretto.
“Ciò che posso dire è sicuramente una cosa: ‘Il calcio è felicità, è gioia, è condivisione’. Il motore del calcio è la sana passione del tifoso e questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Poi noi dobbiamo pensare al calcio, fare del nostro meglio”