Un ex Milan è tornato a parlare sulla scelta di Fonseca come tecnico per il post-Pioli snobbando l’attuale allenatore rossonero.
Nella Milano rossonera le attenzioni sono tutte rivolte alla partita di domenica sera contro la Fiorentina. Il Milan sfiderà i Viola al “Franchi” nel Sunday night match delle 20:45, valido per la settima giornata di campionato. I ragazzi di Fonseca dovranno rialzare la testa dopo la sconfitta subita dal Bayer Leverksuen in Champions League. Anzi, dalla trasferta in Germania, il Diavolo deve tenersi stretta la prestazione di alto livello messa in campo. Il risultato non è stato di certo quello sperato ma con un pizzico di fortuna in più il finale poteva essere diverso.
L’importante per i giocatori sarà dimenticare in fretta la sconfitta subita e isolarsi dalle vicende extra-campo che stanno tenendo banco in questi giorni. Con il passare delle settimane i rossoneri stanno crescendo sia sul piano del gioco, sul piano fisico e anche su quello della mentalità. La dimostrazione sono gli ultimi tre risultati in campionato, che hanno visto il Milan vincere contro Venezia, Inter e Lecce. L’influenza di Fonseca si inizia a intravedere e ora l’allenatore portoghese pare avere in mano la squadra dopo un inizio molto difficile. A proposito del tecnico, è tornato a parlare sulla scelta dell’allenatore un ex rossonero, che ha snobbato Fonseca in un’intervista.
In una recente intervista a Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’ex dirigente milanista Ariedo Braida. Quest’ultimo ha parlato di diversi argomenti, tra cui la scelta da parte del club di Via Aldo Rossi del sostituto di Pioli. La radio ha infatti chiesto a Braida se Antonio Conte sarebbe stato adatto al Milan e l’ex rossonero ha risposto così: “Se fossi stato ancora lì, lo avrei sicuramente ingaggiato“. Parole dure dunque da parte del classe 1946 che snobba totalmente Fonseca elogiando l’attuale allenatore del Napoli.
La qualità e la bravura del tecnico del Napoli è fuori discussione, ma anche Fonseca sta facendo vedere buone cose al Milan. Il Diavolo ha infatti 11 punti come Juventus e Inter e in Champions League è adesso atteso da diverse partite sulla carta più facili.
Di certo è ancora presto per tirare le somme ma l’allenatore portoghese ha le carte in regola per togliersi qualche soddisfazione. Per come si era messa ad inizio stagione le cose hanno già avuto netti miglioramenti, ma il Milan non deve fermarsi qui e cercare di alzare ulteriormente il proprio livello.