I prossimi ventuno giorni saranno decisivi per il futuro del Milan e di Paulo Fonseca: perché la sua panchina resta a rischio e cosa ha detto alla squadra
La vita dell’allenatore non è facile e non lo scopriamo di certo oggi. Bastano alcune partite sbagliate, o semplicemente dei risultati non proprio all’altezza delle aspettative, e le critiche arrivano in massa, portando spesso anche all’epilogo peggiore, quello dell’esonero.
Anche il Milan non fa eccezione in quest’inizio di stagione, anzi. I rossoneri non sono partiti bene in Serie A, né tantomeno in Champions League, ma sembravano essersi rialzati nel derby contro l’Inter, una vittoria che mancava da tempo. Ora, però, i fantasmi sono tornati dopo i match persi contro Bayer Leverkusen e Fiorentina e bisogna reagire al più presto.
La pausa per le nazionali ha rappresentato solo un lungo sospiro per il Milan, che ora ha bisogno di punti e vittorie in fila per continuare a coltivare gli obiettivi stagionali, dallo scudetto al superamento del turno in Champions League.
Ora il calendario presenta un vero e proprio tour de force, che dovrà essere onorato al meglio e fin da subito. Nei prossimi ventuno giorni, i rossoneri dovranno affrontare sette partite: insomma, la media è perfetta e si giocherà ogni tre giorni, ma soprattutto in questo filotto ci sono anche i match contro Napoli e Real Madrid, che potrebbero dare un alto senso alla stagione.
Secondo quanto riporta ‘Repubblica’, se non dovessero esserci dei miglioramenti sostanziali per quanto riguarda il gioco, l’atteggiamento e i risultati, la panchina di Fonseca potrebbe tremare sempre più forte. La sua posizione, quindi, resta a rischio, esattamente come quella di Ivan Juric alla Roma, ed entrambi i tecnici non possono contare su squadre che hanno mostrato grande continuità, anzi.
Per questo, l’ex allenatore del Lille ha fatto un discorso molto chiaro alla squadra, come ha scritto ‘La Gazzetta dello Sport’, parlando di futuro, evitando i processi rispetto a quanto accaduto in passato – compreso il caso rigori contro la Fiorentina – e facendo notare che i punti dalla vetta della classifica non sono così tanti.
Niente ritiro, niente punizioni, ma anche la pretesa che non ci siano più sceneggiate. Fonseca vuole una squadra sempre più compatta e da lui è arrivato un appello a dare il massimo, senza se e senza ma.
This post was last modified on 18 Ottobre 2024 - 15:40