La sconfitta contro il Napoli non rappresenta l’unico problema per il Milan: momento difficile anche per Gerry Cardinale.
La sconfitta contro il Napoli ha fatto nuovamente sprofondare nel buio il Milan. Nonostante l’attenuante delle numerose e pesanti assenze, la squadra di Paulo Fonseca continua a mostrare grandi lacune, soprattutto in fase difensiva. Anche contro la squadra di Antonio Conte, i rossoneri sono apparsi in difficoltà, commettendo diversi errori come in occasione del gol del vantaggio siglato da Lukaku. Il Milan si trova adesso addirittura ad undici lunghezze dal Napoli capolista, con il tecnico portoghese che dovrà nuovamente provare a ribaltare una situazione difficile.
Il fronte campo e l’andamento altalenante della squadra non rappresentano l’unico problema in casa Milan. È sempre più vicino, infatti, il mese di agosto 2025, periodo entro il quale Gerry Cardinale dovrà restituire i soldi del prestito ottenuto da Elliott per comprare il club rossonero. Nelle scorse settimane si parlava della ricerca da parte del proprietario rossonero di nuovi investitori, con alcune quote del club sarebbero in vendita da maggio scorso per provare a risanare il debito di circa 700 milioni di euro stipulato con il Fondo Elliott al momento dell’acquisto del club. Secondo Repubblica, però, si starebbero incontrando difficoltà per il rimborso.
“Insistenti indiscrezioni dal mondo della finanza sulle difficoltà di Cardinale di fronte alla scadenza del 31 agosto 2025. Quando, per continuare a controllare il Milan, dovrà rimborsare a Elliott quasi 700 milioni di prestito“. Queste le parole di Enrico Currò, giornalista di Repubblica, riguardo alla situazione relativa al rimborso da parte di Gerry Cardinale dei soldi del prestito ottenuto da Elliott per comprare il club rossonero. Una spesa da quasi 700 milioni che il proprietario rossonero starebbe faticando a risarcire.
Oltre ai soldi da restituire ad Elliot, per i quali si starebbero cercando nuovi investitori, per Cardinale ci sarebbe anche il problema relativo al nuovo stadio, con i terreni di San Donato che rimarrebbero in suo possesso anche in caso di mancata realizzazione dell’impianto: “Se l’affare stadio San Donato sfumasse, la sua RedBird dovrebbe comunque tenersi i terreni, operazione da 55 milioni. La priorità San Donato, ribadita da Paolo Scaroni, non è solo del presidente del Milan“.
Oltre a questo, sempre secondo Repubblica, i sommovimenti sarebbero all’ordine del giorno, con anche l’addio di Tania Moreno, responsabile marketing, e Robeto Masi, responsabile del business. Risulta infine congelato Marco Lomazzi, direttore delle operazioni stadio.
This post was last modified on 2 Novembre 2024 - 21:32