Il Milan torna in campo dopo la sosta nazionali ed è chiamato a riscattare la brutta sconfitta di Firenze. Nel frattempo i rossoneri continuano ad essere snobbati dalla lotta scudetto.
Dopo la sconfitta contro la Fiorentina e gli impegni con le Nazionali torna il campionato di Serie A. Il Milan si prepara ad ospitare l’Udinese in una giornata sulla carta favorevole ed inizia un tour de force che sarà fondamentale non sbagliare, per rimanere vicino alle primissime posizioni in classifica.
La squadra di Fonseca è quindi chiamata a dare una svolta al proprio campionato per dimostrare a tutti il proprio valore. Nelle ultime settimane infatti si sono moltiplicate le interviste dove viene affermato che il Milan è indietro rispetto ad altre squadra nella lotta scudetto, in primis dietro a Inter e Napoli.
A partire da Leonardo Bonucci, che parlando a margine del Festival dello Sport di Trento, ha svelato chi vede tra le favorite per la conquista dello Scudetto.“Napoli, Inter e Juventus favorite per lo Scudetto? Sì, sono loro tre. A me sta piacendo tanto anche la Lazio e l’Atalanta va sempre tenuta in considerazione. Il Milan lo vedo un gradino sotto”. Rossoneri quindi ancora snobbati.
Bonucci però non è l’unico a non vedere il Milan in lotta scudetto, Igor Tudor è infatti della stessa idea.
Tudor snobba il Milan: le parole sulla lotta scudetto
Sull’edizione odierna di Tuttosport si può leggere una lunga ed interessante intervista rilasciata da Igor Tudor, ex allenatore di Lazio e Marsiglia che nel corso degli scorsi mesi è stato anche accostato al Milan come eventuale sostituto di Paulo Fonseca. Tanti i temi trattati, compresa la lotta scudetto.
La Serie A sembra più equilibrata rispetto agli ultimi anni? Secondo lei, chi è la favorita per lo scudetto? “Io dico quattro squadre: l’Inter leggermente avanti rispetto a Milan, Juve e Napoli. Hanno le rose migliori. Dietro a queste squadre prevedo Atalanta e Roma come outsider. Quindi la Lazio e poi le altre”.
Poi due parole sul proprio futuro:
Che tipo di progetto le piacerebbe affrontare? Meglio in Italia o all’estero?
“Non fa differenza, l’importante è la condivisione del progetto e dei pensieri con il club , con i dirigenti. Vedere il calcio nello stesso modo per come costruire e gestire una squadra. Rispettando i ruoli di tutti”.