Inchiesta Ultras, l’ex Procuratore FIGC spiega: penalizzazione ai club solo in un caso

L’ex procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro ha spiegato ai microfoni di Radio CRC le possibili sanzioni che possono ricevere Milan e Inter. 

Il capoluogo lombardo in queste ultime ore è stato scosso da una vicenda che vede coinvolte entrambe le società di Milano, Milan e Inter: in particolare, i club non sono direttamente coinvolti ma vede sotto accusa i capi ultras delle due curve. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, con 19 persone indagate appartenenti ad entrambe le curve: attualmente queste persone sono sotto misura cautelare, ma non sono da escludere i domiciliari o ancora peggio il fermo definitivo.

Milan e Inter attualmente non sono coinvolti direttamente nella vicenda, anche se il club nerazzurro in queste ore è maggiormente sotto pressione, a causa di alcune intercettazioni che vedono coinvolti tesserati ed ex tesserati della società. Ad ogni modo, anche i rappresentati di Via Aldo Rossi e Viale della Liberazione saranno ascoltati nei prossimi giorni, per fare chiarezza sul caso.

Nel frattempo, tutti si domandano cosa rischiano le società qualora venissero accusate e risultassero degli indizi chiari che avrebbero aiutato gli ultras delle Curve Sud e Nord di Milano.

Inchiesta Ultras, Pecoraro spiega: le possibili penalizzazioni

A parlare delle possibili penalizzazioni a cui possono andare in contro Milan ed Inter è l’ex procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro, che si è così espresso ai microfoni di Radio CRC:

Se sono coinvolti personaggi appartenenti alla società, allora si potrebbe procedere con delle penalizzazioni o con delle sanzioni disciplinari dal punto di vista sportivo. Invece, se dovesse essere un caso simile a quello che ha coinvolto la Juventus all’epoca, si ricorre a sanzioni di carattere pecuniario.

Parole ex procuratore FIGC
Inchiesta Ultras LaPresse spaziomilan.it

La vicenda è al centro dell’attenzione di molti addetti ai lavori, considerato che è nata dal nulla e ha visto al centro i maggiori esponenti di due delle curve più popolose del calcio italiano. Pecoraro prosegue poi con il pensiero su alcune curve, in Italia già note per associazioni a delinquere:

Quando ero nel dipartimento della pubblica sicurezza sapevamo che alcune curve erano politicizzate. C’erano soggetti criminali collegati al mondo politico estremo, per fortuna non parlamentare. 

Il movimento ultras, in generale in Italia, non è di certo visto bene a livello calcistico, poiché oltre al tifo c’è sempre una seconda ragione per cui la persona rappresenti quella determinata figura. Nei prossimi giorni si avranno ulteriori chiarimenti circa la vicenda, con anche alcuni tesserati dei due club che vengono ascoltati.

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