Dopo lo scoppio del caso ultras Giuseppe Sala ha annunciato le prossime mosse del Comune. Possibilità di squalifica per alcuni tesserati.
Oltre alle 19 misure cautelari, tra carcere e domiciliari, firmate dal gip Domenico Santoro, sono più di 40 gli ultras delle curve di Milan e Inter destinatari delle perquisizioni nell’inchiesta di Polizia e Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Milano guidata da Marcello Viola.
Indagine che ha smantellato i business illeciti del tifo organizzato dei due club, contestando l’associazione per delinquere, in un caso aggravata dal metodo mafioso, e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nei traffici, oltre ad estorsioni e pestaggi. A parlare della situazione è intervenuto anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha annunciato le prossime mosse del Comune lombardo.
A poco più 24 ore dallo scoppio del caso ultras, che ha visto la Procura di Milano disporre 19 misure cautelari nei confronti dei più alti vertici del tifo organizzato di Inter e Milan, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha voluto commentare la vicenda, illustrando anche le prossime mosse che il Comune del capoluogo lombardo porterà avanti per tutelarsi, con l’intenzione di capire se le società siano in grado di gestire San Siro:
Abbiamo fatto come Comune un accesso agli atti perché vogliamo sapere se ci sono aspetti che possono riguardare noi come soggetti che hanno avuto un danno. Noi di fatto stiamo affidando qualcosa che è nostro, lo stadio, a qualcun altro. Dobbiamo sapere se questo qualcun altro è in condizione di gestirlo. Il Comune per questo è parte in causa, e quel qualcuno in questo momento deve dimostrare, come dicono i pm, di poter gestire.
Sala, a margine della presentazione del 10° Osservatorio Nazionale dello stile di vita sostenibile di LifeGate, ha voluto fare un plauso alla Procura, sottolineando come ci sia grande attenzione su quello che sta succedendo:
Molto male quello che è successo, molto bene però quello che sta facendo la Procura. È chiaro che è una situazione che va raddrizzata rapidamente perché era nell’aria che c’era qualcosa che non andava. Queste indagini hanno portato a scoprire una serie di questioni che sono ovviamente un problema per la nostra città e per il nostro Paese. Quindi grande attenzione a quello che sta succedendo.
Sull’ipotesi di commissariamento ha infine aggiunto:
Rispetto all’ipotesi commissariamento, ricordiamo che noi abbiamo avuto per un certo momento la Fiera in condizioni analoghe e oggi è in una situazione splendida. Per cui ci si passa attraverso i problemi
L’operazione delle forze dell’ordine nei confronti del tifo organizzato di Milan ed Inter potrebbe avere delle ripercussioni anche su alcuni tesserati delle due società. Per quanto riguarda il club rossonero, le prime intercettazioni hanno fatto emergere il coinvolgimento di Davide Calabria: infatti, come riportato dal procuratore Marcello Viola, l’8 febbraio 2023 sembrerebbe esserci stato un incontro tra il capitano rossonero e Luca Licci, capo ultrà della Curva Sud, in un bar di Cologno Monzese. La Procura della Figc si è subita messa all’opera e ha chiesto gli atti alla Procura di Milano per verificare la condotta di Calabria durante gli incontri avvenuti.
A contare sarà il tenore delle conversazioni e soprattutto valutare se questi tre tesserati abbiano ricevuto o meno intimidazioni, basando il tutto sull’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva, che vieta le interlocuzioni con il tifo organizzato e il finanziamento di esso. Quali sono le possibili sanzioni? Le possiamo trovare all’articolo 9 del Codice: una multa, la squalifica per una o più giornate e l’inibizione temporanea per i dirigenti. Oltre a Calabria coinvolti anche Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, e l’ex nerazzurro Milan Skriniar.
This post was last modified on 2 Ottobre 2024 - 18:59