Notte magica e indimenticabile per Camarda che ha esordito in Champions League. Di seguito riportato il retroscena.
La vittoria cercata e tanto attesa è finalmente arrivata. Il Milan, ieri, per la terza giornata di Champions League ha vinto contro il Club Brugge per 3 a 1 grazie ai gol di Pulisic e doppietta di Reijnders.
Un primo tempo non dei migliori, ma decisiva per le sorti della partita è stata anche l’espulsione ai danni di Onyedika, colpevole di aver commesso un’ingenuità in mezzo al campo sulla caviglia proprio di Reijnders.
Una partita importante non solo per la vittoria, ma anche per l’esordio in Champions League per Francesco Camarda. Il centravanti classe 2008 ha vissuto una notte indimenticabile con l’unico rammarico il suo gol annullato poi dal Var per fuorigioco.
Milan-Club Brugge, la grande notte di Camarda
Una notte quasi da sogno per Camarda che dopo essere tornato a casa dopo il debutto in Champions, ha ripensato ai flash più belli del suo ingresso. Ieri è stato il più giovane esordiente italiano e di conseguenza del Milan nella storia della Champions. “Tutti pazzi per Francesco, soprattutto quando ha segnato”. È ciò che scrive la Gazzetta dello Sport, di seguito il retroscena dell’esordio e le ultime novità.
Al gol di Camarda è venuto giù lo stadio. Il Meazza ha urlato, tutta la panchina è schizzata verso di lui. Un momento di entusiasmo totale per tutti che ha coinvolto anche Leao, fino a quel momento immerso nei suoi pensieri grigi. Rafa, d’altra parte, è un suo grande amico ed estimatore.
C’è chi lo ha abbracciato, chi lo ha schiaffeggiato, poi lo hanno sollevato tutti verso il cielo. È stato come i giocatori adulti che portano in trionfo il bambino, come l’ha chiamato con affetto Fonseca.
Questo momento ha colpito particolarmente Francesco. Dopo la partita, mentre cercava di riordinare i pensieri e le emozioni, ha chiesto a chi gli stava intorno: “Avete visto come tutti mi hanno tirato su?”. La sua semplice domanda racchiude un profondo significato. Come se osservasse la situazione ancora dall’esterno, non avendo ancora completamente assimilato che, sì, è tutto reale: il suo Milan dei grandi lo attende con trepidazione.
Dopo il gol, significative le lacrime della mamma Federica, mentre il papà Manuel è schizzato verso la balaustra del primo anello Rosso per festeggiarlo da vicino. A fine partita poi Francesco è andato verso di loro, li ha abbracciati e la delusione per il gol annullato se l’è portata via quell’abbraccio.
Il dopogara di Francesco è stato tranquillo, un ragazzo con i piedi per terra. Subito pronto per l’allenamento di questa mattina. Ma pronto soprattutto a rispondere di nuovo alla chiamata di Fonseca per una convocazione contro il Bologna, perché Abraham è ancora indisponibile e Jovic non è al massimo della condizione.