Al Festival dello Sport di Trento Capello parla di Milan e manda una chiara frecciatina a Fonseca e a Leao
La sosta per il Milan, come quella di settembre, arriva nel momento sbagliato. La doppia sconfitta contro il Bayer Leverkusen e Fiorentina hanno creato terreno fertile per creare casi e fare polemica.
L’ultima è la questione rigoristi.
A Firenze sono stati assegnati due calci di rigore ai rossoneri, entrambi sbagliati: prima da Theo Hernandez, poi da Abraham. Nel post-partita Fonseca, con forse troppa sincerità per il target italiano, ha fatto sapere che il rigorista era Pulisic.
Se Theo e Abraham avessero segnato, di questa vicenda nessuno se ne sarebbe interessato, ma purtroppo è andata così ed è un tema per creare discussioni. E fra queste c’è l’autorità dell’allenatore, che si è detto anche arrabbiato per quanto accaduto.
Capello e il suo Milan: “Oggi i giocatori si accontentato”
Fabio Capello, intervenuto al Festival dello Sport a Trento, ha stuzzicato Fonseca (di nuovo, dopo averlo già fatto negli studi di Sky Sport nelle serate di Champions).
“Nel mio Milan si sapeva chi tirava i rigori e chi veniva scelto li calciava, non c’erano colpi di fantasia“, le parole di Capello che sono una chiara e netta frecciatina all’attuale allenatore rossonero. Ma non è finita qui.
L’ex allenatore di Milan, Roma e Real Madrid ne ha anche per Rafael Leao, un altro sul quale è facile fare polemica in questi giorni.
“I campioni di quel Milan si impegnavano tanto. Ora vediamo giocatori che si accontentano. Un esempio? Uno comincia con la L…”, ha detto Capello.