Non si placano le critiche nei confronti di Rafael Leao e Theo Hernandez: un altro ex Milan ha preso di mira i due rossoneri.
Il discutibile comportamento avuto da Theo Hernandez e Rafael Leao nel cooling break di Lazio-Milan ha scatenato l’ira di una buona parte dei tifosi, ma anche di innumerevoli addetti ai lavori e vecchie glorie rossonere. Una di queste è Arrigo Sacchi, che non ha usato mezzi termini per definire la situazione che coinvolge il suo amato Milan. L’allenatore si è espresso sui fatti accaduti sabato scorso allo stadio Olimpico a margine della sua intervista al quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’.
Sacchi tuona: l’ex allenatore incolpa il club
Arrigo Sacchi è stato molto diretto nella sua analisi al quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, rilasciando delle dichiarazioni nette e incise sopratutto sul caso Theo-Leao. L’ex allenatore ritiene che le colpe risiedano principalmente nel club: “Quando succedono queste cose, manca qualcosa. Cosa? Il club. Arrivai al Milan. Berlusconi chiamò tutta la squadra e parlò per 27 secondi esatti: “Sacchi ha tutta la mia fiducia: chi lo seguirà rimarrà, chi non lo seguirà se ne andrà. Buon lavoro a tutti”.
Sacchi ha parlato anche del momento no del Milan di Fonseca, mostrandosi sconfortato per l’avvio negativo: “Mi ero illuso vedendo il primo tempo con la Lazio: mi sembrava si muovessero discretamente bene. Mi sbagliavo, il secondo tempo è stato avvilente: una squadra che non si muoveva da squadra. Senza pressing, anche se in Italia il vero pressing lo fanno in pochi. Vanno a momenti. E se lo fai così, gli altri non faticano”.
Insomma, l’ottimo precampionato del Milan sembra essere stato tutto un bluff. Sacchi in merito ha dichiarato: “lo le partite di precampionato non le guardo, neanche una: si perde solo tempo”.