Non accenna a placarsi la vicenda legata al nuovo Stadio. Nelle ultime ore Milan e Inter sembrano aver preso considerato un’altra opzione.
Gli ultimi giorni sono stati senza dubbio molto intensi sia per il Milan che per l’Inter. A sorridere maggiormente sono stati di certo i Rossoneri, usciti vincitori dopo quasi due anni dal derby nonostante i pronostici totalmente sfavorevoli. Per le squadre e per entrambe le tifoserie sono state, dunque, ore molto cade. Ma non solo per loro.
In questi giorni, infatti, anche le rispettive società hanno fatto la loro parte lavorando sottobanco. In giornata è tornata a far parlare l’intrigata vicenda legata al nuovo Stadio. Da anni i due club hanno ormai palesato la loro intenzione di spostarsi da San Siro, costruendo un nuovo impianto. Tutt’oggi, però, i passi concreti sono stati davvero pochi.
L’ultima ipotesi sembrava essere quella di restare a San Siro, percorrendo la strada della ristrutturazione. Adesso, però, tutto sembra nuovamente cambiato con le due società sarebbero d’accordo sul da farsi.
Milan e Inter dicono “no” al restyling di San Siro: si pensa ad un impianto limitrofo
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la notizia dell’ultim’ora sarebbe il dietrofront dei due club in merito ad una possibile ristrutturazione di San Siro. Restare nella Scala del Calcio non sarebbe molto conveniente, con spese molto alte e con una riduzione (perlomeno momentanea) dei ricavi durante il periodo dei lavori. In questo lasso di tempo, infatti, la capienza dello stadio sarebbe minore e a subirne sarebbero ovviamente le casse societarie.
La nuova ipotesi, in realtà già presa in considerazione nel 2019, sembrerebbe essere quella della costruzione di un nuovo impianto vicino al Meazza. In questo caso chiaramente le tempistiche, tra presentazione del progetto e iter burocratico, si allungherebbero notevolmente con il rischio di una possibile inaugurazione addirittura tra 10 anni, ipotesi che si vorrebbe senza dubbio scongiurare.
Nel frattempo i rappresentati dei due club hanno già avuto degli incontri con l’Agenzia delle Entrate per conoscere il valore dell’area e con la Sovrintendenza per chiarire i vincoli sul Meazza e sulla sua rifunzionalizzazione. La certezza è che ci sia ancora tanta confusione attorno a questa vicenda ormai diventata una vera e propria Odissea. A risentirne sono in primis i club, che nei prossimi mesi dovranno trovare una soluzione per non rischiare di restare con un pugno di mosche in mano.