Milan, il retroscena di mercato spiazza i tifosi: c’entra Tonali

Retroscena di mercato da non credere su Sandro Tonali. L’ex rossonero ha utilizzato tali voci per criticare l’operato recente del Milan

Sono giorni di alta tensione a Milanello. La sconfitta di ieri inflitta dal Liverpool ha scossò l’ambiente Milan. L’unica mossa possibile è ritornare a lavorare cercando di trovare l’entusiasmo giusto in vista del derby. L’idea di un’altra sconfitta dopo quella dello scorso 22 aprile, che consegnò la seconda stella nelle mani dell’Inter, deve suonare da allarme per evitare un’altra disfatta.

I rossoneri andranno in campo anche per salvare la panchina di Paulo Fonseca. Nel mirino della critica ci sono anche i dirigenti, chi più chi meno responsabili dell’inizio di stagione ben al di sotto delle aspettative. La furia dei tifosi richiama non solo Ibrahimovic Cardinale, ma anche Furlani Moncada, considerati non all’altezza del paragone con predecessori MaldiniBoban Massara.

Lo stesso Boban, negli studi di Sky Sport, ha rivelato un retroscena di mercato per sottolineare ciò che manca in questo Milan:

Il Milan ha venduto Tonali, il suo miglior giocatore italiano e legatissimo alla maglia. Vederlo lontano da Milano è un dispiacere, queste cose poi si pagano. Per venire al Milan ha rifiutato la Juventus che aveva offerto 42 milioni al Brescia: sono quei valori che non si devono perdere mai“.

Milan, senti Boban: “Quelli di Tonali sono valori che non si devono perdere mai”

A detta dell’ex campione croato, a questo Milan mancherebbe un’identità ben precisa, nonché una bandiera con i colori rossoneri stampati sul cuore capace di essere leader nello spogliatoio e sul campo, come lo fu Sandro Tonali prima dell’addio destinazione Newcastle. 

Boban critica il Milan prendendo ad esempio l'attaccamento di Tonali
Al Milan mancano valori come quelli di Tonali secondo Boban (LaPresse) – spaziomilan.it

Tornando sul momento attuale, Boban ha aspramente criticato la prestazione dei rossoneri:

Problemi grandi per il Milan. Non c’è costruzione di gioco, i due centrali sono molto lenti e impacciati, non hanno coraggio e personalità per giocare la palla in avanti. In mezzo al campo non c’è nessuno che si prenda le responsabilità per fare delle cose più concrete, importanti, per fare arrivare la palla agli esterni o agli attaccanti. Poi per un’ora giocano sulla destra? Non ho capito.”

Problema del leader carismatico sottolineato anche come di seguito:

Mai vista una palla a sinistra per Theo o Leao. Non è logico giocare per un’ora soltanto sulla destra, quindi probabilmente è stata una scelta. La cosa più preoccupante è stata ceramente la manzanza di reazione sul 3-1. Solo Abraham un po’ ha fatto qualcosa di buono, ma manca anche un leader evidentemente. E c’è tanto da costruire”. 

Il Milan deve ritrovare al più presto un’identità per evitare di incappare in serate peggiori di quella di ieri.

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