Continua il periodo di alta tensione in casa rossonera, arriva un’altra sentenza alla vigilia del derby contro l’Inter.
L’inizio di stagione del Milan è stato travagliato e continua ad esserlo. Sul campo non sono arrivati i risultati sperati e le note negative cominciano ad essere davvero troppe. Il gioco di Fonseca non si è ancora visto, se non tratti o senza una vera identità. I tifosi iniziano ad essere spazientiti e il derby di domani potrebbe anche peggiorare la situazione.
Tra risultati negativi, prestazioni poco convincenti e calciatori che non sembrano essere dediti alla causa rossonera, i tifosi pretendono un cambio di rotta. La società dev’essere presente per aiutare il gruppo e il popolo rossonero chiede una mano, ma i giudizi cominciano ad arrivare anche verso i ‘pilastri’ del Milan. Tra questi, c’è sicuramente Zlatan Ibrahimovic, messo in discussione da Simone Braglia.
L’ex portiere si è schierato contro il dirigente svedese per le dichiarazioni rilasciate alla vigilia di Milan-Liverpool: “Il mio ruolo è semplice, tanti parlano. Comando io, sono io il boss e tutti lavorano per me. Si lavora in silenzio” aveva detto Zlatan ai microfoni di SkySport.
Braglia non condivide assolutamente questo modo di fare e si scaglia contro Ibra: “In una società come il Milan certe dichiarazioni dovrebbero portare a dei provvedimenti. Non è possibile che qualcuno dica ‘io sono il boss’, c’è una società dietro, c’è una storia“, queste le parole di Braglia ai microfoni di Tmw Radio.
This post was last modified on 22 Settembre 2024 - 12:47