Le due stelle del Milan, finite in panchina nel match contro la Lazio, sono state protagoniste di un episodio molto controverso
Dopo il ciclo Pioli, terminato quasi nell’indifferenza totale nonostante abbia riportato il Milan ad essere una realtà concreta del calcio italiano, Redbird ha deciso di affidare la panchina a Paulo Fonseca.
Il portoghese aveva riacceso gli entusiasmi dei tifosi con un’ottima pre season, ma il pessimo inizio di campionato, con 1 punto in tre partite tra Torino e Parma e Lazio , ha fatto già scattare i primi allarmi.
In queste prime uscite ufficiali, il Milan ha palesato le stesse difficoltà del finale della scorsa stagione in fase difensiva, enfatizzate ancora di più dalla volontà di Fonseca di proporre un calcio iper offensivo.
Ora però, a far tremare i tifosi rossoneri non è solo ciò che accade in campo: Rafa Leao e Theo Hernandez, le due stelle più luminose del firmamento rossonero, sono finite al centro della bufera per non essersi avvicinati alla panchina al momento del coolingbreak e un ex bandiera rossonera ha usato parole forti contro i due calciatori.
Che il Milan avesse bisogno di rodarsi dopo il cambio in panchina era chiaro: cambiare allenatore dopo 5 stagioni non è mai facile, soprattutto se a sedersi in panchina è un tecnico come Fonseca, uno che non scende a trattative con le sue idee di gioco e non ha timore nell’escludere chi non sposa la causa.
Quello che era difficile da pronosticare però è che già alla terza giornata emergessero dissapori così acri all’interno dello spogliatoio e, soprattutto, che ad esserne protagonisti fossero le due anime della fascia sinistra rossonera.
Massimo Ambrosini ha usato parole forti a Dazn per commentare l’accaduto: “”Inutile che ci giriamo intorno: il malessere è evidente è si è manifestato in una forma abbastanza forte. L’immagine dei giocatori che non vanno lì non è stata bella da vedere a prescindere dal fatto che loro fossero, tra virgolette, giustificati perché erano appena entrati e non avevano bisogno di bere”.
Theo hernandez si è infatti giustificato così, dicendo di non essere stanco e di non aver bisogno di alcun break, cosa che in teoria avrebbero dovuto condividere anche gli altri nuovi entrati, Musah e Abraham.
“Però Tammy Abraham, che era entrato insieme a loro e Musah erano con gli altri compagni a parlare, a incitarli, a chiedere informazioni. Loro no. Il malessere è qualcosa di più di una semplice esclusione”.
Ambrosini allude probabilmente già ad una rottura all’interno dello spogliatoio con il nuovo tecnico, non credendo, evidentemente, alle parole del terzino francese.
“Ora, magari, non è simpatico parlare senza sapere le cose né fare allusioni di qualunque tipo. Però, quello che si è visto oggi è un qualcosa che non è bello da vedere e da giustificare per una squadra del valore del Milan“.
This post was last modified on 1 Settembre 2024 - 19:06