Non cessano gli attacchi all’indirizzo di Zlatan Ibrahimovic: il giornalista ha usato la mano pesante.
Restano argomento di grande discussione le parole rilasciate da Zlatan Ibrahimovic nel pre gara di Milan-Liverpool. Il tema si è amplificato sopratutto in seguito al ko della squadra di Fonseca contro i Reds di Slot.
Le dichiarazioni dello svedese che in modo particolare hanno creato scalpore e dibattiti sono quelle relative al suo ruolo al Milan: “Il ruolo è semplice. Tutti parlano, ma io comando, sono io il boss e tutti lavorano per me”. Parole che hanno scatenato il parere di molti, tra tifosi e addetti ai lavori. Uno dei tanti che ha voluto esprimersi sulla questione è stato Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia.
Criscitiello attacca Ibrahimovic: volano parole pesanti
Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, non ha usato mezzi termini per definire l’ultima uscita di Zlatan Ibrahimovic ai microfoni della stampa. Il giornalista ha usato parole pesanti nei confronti del dirigente del Milan.
Criscitiello è stato inciso e schietto nel suo consueto editoriale: “Ibrahimovic ha sbagliato tutto, anche in sua assenza ho ribadito che ha smesso troppo tardi di fare il calciatore e ha iniziato troppo presto, senza gavetta, a fare il dirigente. La conferma è arrivata ieri sera. Anche se sei il capo non puoi dirlo così. Hai sbagliato completamente contesto, hai sbagliato completamente parole e a mio avviso deve intervenire il Milan adesso e deve chiarire la posizione di Ibra una volta per tutte”.
Criscitiello sottolinea: “Chi è Ibrahimovic? Per parlare così cosa significa, che è un socio? È sopra Furlani? È solo sotto a Cardinale? Ma deve parlare il Milan, perché queste dichiarazioni sono gravissime. Cos’è Ibra per il Milan? In questo momento mi sembra solo tanta presunzione, tanta incertezza. Vuole mischiare la sua arroganza calcistica, come persona non lo discuto ma come dirigente praticamente siamo pari allo zero”.
Il giornalista ribadisce su Ibrahimovic: “Uno che parla così e se ne va per due settimane nel periodo più difficile del caos del Milan non può essere un capo. Un capo si sveglia alle 6 della mattina e va a dormire alle 2 di notte, deve essere sempre al fianco della squadra, non quando vuole e come vuole. Con la squadra ci devi stare sempre, non il giorno prima. Sono convinto che Ibrahimovic in questo momento questo mestiere non sia in grado di farlo e non possa farlo al Milan. E se Antonio Conte non è andato al Milan la colpa è di Ibrahimovic perché voleva comandare lui, voleva mettere becco su tutto lui e voleva un allenatore debole, fragile, semplice, simpatico come Fonseca”.
Criscitiello rincara la dose: “Gattini a chi? Non si riferisce alla squadra, non si riferisce alla stampa perché la stampa non conta nulla per Ibrahimovic come ha sempre detto, non si può riferire ai tifosi… Nessuno ha detto e rimarcato che quel “gattini”, attenzione, potrebbe essere riferito a qualche dirigente del Milan. E se lui non specifica ed il Milan non specifica allora crea un imbarazzo generale a tutti, perché se sta dando del leone a sé stesso e del gattino agli altri dirigenti il Milan deve spiegare”.