L’ex allenatore lancia un chiaro avvertimento al Milan sulla questione Fonseca: le sue ultime dichiarazioni fanno riflettere l’ambiente rossonero.
È calata la notte sul mondo Milan dopo il pesantissimo ko rimediato al debutto stagionale in Champions League contro il Liverpool di Slot. Mister Paulo Fonseca è finito ancor più nel mirino della critica, ma sopratutto sotto esame da parte della società rossonera.
Tuttavia, c’è chi medita calma e spera che la dirigenza lombarda possa concedere al tecnico portoghese il giusto tempo per cercare di trovare una quadra. Si tratta dell’ex Milan, Fabio Capello.
Capello avvisa il Milan
Fabio Capello è tornato a parlare della situazione in casa Milan attraverso un’intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’. L’ex allenatore ha argomentato diverse tematiche, partendo dalla sconfitta col Liverpool: “Quando gli altri aumentano il ritmo e vanno a velocità superiore, noi italiani soffriamo. Sempre. Il Liverpool ha anche messo in evidenza le carenze organizzative e tecniche, tipo l’incapacità di marcare sugli angoli. Impensabile che due saltino indisturbati davanti alla porta, anche se Fonseca mi ha assicurato che la marcatura era a uomo”.
Capello sottolinea: “Quando il Liverpool aumentava la pressione, il Milan non riusciva a uscire? Loro recuperavano sempre palla. Lacuna organizzativa ma anche tecnica. E qui spezzo una lancia a favore di Fonseca. I giocatori che in Italia fanno i fenomeni all’estero sono poi molto diversi, soprattutto contro squadre inglesi o con ritmi all’inglese”.
Capello è stato chiaro e schietto sul lavoro della dirigenza: “Ho sentito il boss in tv (Ibrahimovic): dice di comandare lui, no? Quindi ha qualche responsabilità anche lui… Del Milan che ha vinto lo scudetto non c’è uno di quel centrocampo. Se hai vinto, devi migliorare la base, non distruggerla. Negli ultimi anni sono arrivate mezzepunte, mezzi attaccanti… E dov’è il regista? Ma il problema riguarda tanti ruoli. Tipo il centravanti. Giroud è un 9 d’area, Morata è un’altra cosa… Morata non è un 9 d’area. Una svolta tattica del genere va studiata da società e allenatore”.
Capello va nel dettaglio: “Reijnders ha fatto un ottimo Europeo, Loftus sa giocare ma non s’è ancora capito dove, Pulisic è un signor attaccante. E ancora: a destra hai problemi e vendi Kalulu che alla Juve è subito titolare e gioca alla grande con il Psv. Non mi spiego cosa succeda. Non so se alcuni non sono da Milan o se è sbagliato il contesto. Io vedo undici giocatori sparpagliati in campo, non una squadra. Già dall’anno scorso”.
Su Leao: “A volte fa perdere la pazienza, ma è l’unico che sa fare cose diverse. Forse si sta facendo aspettare un po’ troppo, a volte è indisponente altre fenomeno. Con lui hai uno in meno in fase difensiva: si può fare se quello davanti fa cose speciali come Ronaldo”.
Su cosa deve fare Fonseca: “Sono stupito dall’esonero di De Rossi: se hai fatto una mezza rivoluzione devi dargli tempo, non cacciarlo dopo quattro giornate. Anche a Fonseca va dato il tempo. Ma ora tocca a lui. Conte s’è fatto sentire subito: ha fallito la prima, è stato duro pubblicamente e non solo nello spogliatoio, ed è arrivata la sveglia immediata. Cosa deve fare? Entrare nella testa dei giocatori. Non mi sembra abbiano la giusta tensione agonistica. Come se non fossero preparati ad affrontare in partita situazioni diverse da quelle in allenamento. Dopo lo scudetto è mancato lo spirito, come avessero la pancia piena: Tomori sembrava un fenomeno, oggi fatica tremendamente. Forse la tensione potrebbe inculcargliela lbra: a lui in campo non mancava”.