Finisce 2-2 la prima uscita in campionato del Milan. A seguito del match, Fonseca ha commentato la scelta Saelemaekers, preferito a Theo Hernandez come terzino sinistro.
È successo di tutto nella cornice di “San Siro”. Si riapre il sipario alla “Scala del Calcio” ed è subito spettacolo, specialmente per gli spettatori neutrali che hanno assistito alla gara tra Milan e Torino, terminata sul 2-2 dopo un match rocambolesco. Per più di un’ora i rossoneri non si sono rivelati all’altezza, puniti in due situazioni prima dall’autogol di Malick Thiaw e poi dalla zuccata vincente di Duvan Zapata.
Ma, quando ogni speranza sembrava svanita, sono arrivati i cambi di Fonseca, che hanno raddrizzato la partita. Protagonisti assoluti Alvaro Morata e Noah Okafor, marcatori rispettivamente della rete che ha accorciato le distanze e di quella che ha pareggiato i conti. Dopo il 2-2 dello svizzero il Milan ci ha creduto, andando ad un passo dall’incredibile successo.
Al triplice fischio i rossoneri, con un pizzico di rammarico, si devono accontentare e pensare alla prossima gara, in cui i giocatori entrati con il giusto piglio rientreranno.
Milan-Torino, Fonseca sorprende con la mossa Saelemaekers: spiegata la scelta in conferenza
La formazione titolare non ha dato il meglio nei primi 45 minuti. A sorprendere la scelta dell’allenatore portoghese, che invece di schierare Theo Hernandez gli ha preferito Alexis Saelemaekers, schierato nella posizione di terzino sinistro. Una scelta motivata come di seguito nella conferenza stampa post partita:
“Ho deciso di avere Saelamekers da terzino sinistro perché i nostri terzini avevano spazio per attaccare. Ci sono altre soluzioni: Terracciano, Bartesaghi. Sono giovani con qualità. Theo è un giocatore diverso. Abbiamo tanti giovani interessanti: non penso che abbiamo bisogno di un vice Theo”.
L’ex allenatore della Roma si è poi esposto facendo un piccolo paragone con la squadra che fu del collega Pioli:
“Sono d’accordo in parte che non sia stato un Milan diverso. Poi non voglio fare paragoni. Oggi siamo stati troppo passivi nel primo tempo, ma è un problema collettivo. Senza palla siamo passivi, è stato evidente nel primo tempo: li abbiamo lasciati costruire con tempo e spazio per poi soffrire dietro. Poi nella ripresa siamo migliorati, abbiamo recuperato la palla più alta. Dobbiamo migliorare cose dal punto di vista difensivo. Io voglio una squadra più aggressiva senza palla”.
Fonseca chiede di più ai suoi ragazzi, specialmente nella fase di non possesso:
“Quando non abbiamo il controllo della palla, e nel primo tempo il possesso è stato 50-50, è normale non arrivare in area con tanti giocatori. Io voglio recuperare palla più avanti, voglio essere più vicino alla porta. Se passiamo 45 minuti a difendere è difficile essere lucidi davanti”.
Il cantiere ancora aperto di Milanello continuerà a lavorare. Le basi sono ottime, ma ce n’è di strada da compiere.