Il Milan visto nelle prime due gare di Serie A non ha esaltato, anzi. Il giornalista ci tiene a precisare alcune cose riguardo al Diavolo.
Due partite ed un solo punto raccolto per il Milan. Se la prima gara col Torino aveva lasciato intravedere cose non positivissime a Parma tutto è andato per il peggio. La squadra di Fonseca si è dimostrata più debole e sterile del solito e se ci si aggiunge anche la mancanza di consistenza dei big in squadra la frittata è fatta. Questa sera ci sarà la prova Lazio ad attendere il Milan e conquistare tre punti ora è d’obbligo.
Per questo motivo Fonseca ha intenzione di dare una scossa alla propria rosa lanciando un segnale chiaro: nessuno è sicuro del proprio posto da titolare. L’undici titolare di questa sera potrebbe infatti regalare molte sorprese e con Leao e Theo probabilmente fuori ci sarà da divertirsi per il pubblico rossonero. Intanto Fabio Caressa, noto giornalista di Sky Sport, manda una stilettata al Milan, soprattutto per ciò che ha fatto intravedere nelle prime due gare.
Piovono critiche, difatti è difficile scovare la luce se queste sono le condizioni del nuovo Milan di Paulo Fonseca. A ribadirlo è proprio Fabio Caressa, noto giornalista di Sky Sport, che ci tiene a precisare sul proprio canale Youtube i punti di debolezza della squadra. Le sue parole:
Se tu hai una squadra così, tieni i laterali altissimi e difendi a due, devi ringraziare il cielo che hai acquistato un giocatore fortissimo secondo me come Pavlovic. Fortissimo. Perché se non ci fossero stati lui e anche Tomori, che comunque è veloce, le cose potevano andare molto peggio. A un certo punto difendevano loro due. Non si può fare così, bisogna adattarsi ai giocatori che si hanno.
Esordisce così Caressa che incorona Pavlovic come una delle poche cose positive del Milan, poi continua:
Magari devi giocare un filo meno aggressivo, devi tenere la linea un po’ più bassa. Perché difendere non è mica una bestemmia. Piace a tutti il gioco spettacolare, piace a tutti il possesso palla, piace a tutti la pressione alta. Però non è che difendere è una bestemmia. A pallone si difende pure… Bisogna sapersi difendere e poi bisogna saper attaccare. Considerate che Thiago Motta, giudicato propositivo e con un gioco molto valido e divertente, col Bologna soprattutto non prendeva gol. Quindi ragazzi, difendere non è una bestemmia. Per il Milan questo è il passo avanti che bisogna fare.