Cambia tutto per il nuovo stadio del Milan: la sentenza è netta.
Da tempo il Milan sta lavorando per la costruzione del nuovo stadio che dovrebbe sorgere nella zona di San Donato Milanese. Redbird, la proprietà che gestisce il club rossonero, ha da tempo acquisito il terreno su cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto: uno step che avrebbe dovuto agevolare i lavori. A spingere forte per la costruzione di un nuovo stadio è Gerry Cardinale che ha sempre espresso la sua volontà di costruire un nuovo impianto che possa essere un riferimento a livello internazionale.
Lo stadio dovrebbe sorgere nella zona di San Francesco e dovrebbe avere circa 70mila posti a sedere. Come già succede nel resto d’Europa, l’obiettivo è quello di avere una struttura che possa essere non solo un impianto sportivo ma un’area vivibile durante tutta la settimana. Allestendo quindi parcheggi, albergo, ristoranti, uffici, store del Milan, museo, piazza e auditorium. Il tutto, però, sembra stia avendo dei rallentamenti. La politica della regione Lombardia, infatti, sembra essere quella di ristrutturare San Siro e non costruire nuovi stadi per Milan e Inter.
Nuovi stadi, la regione Lombardia si oppone a Milan e Inter: la situazione
Come riportato dall’Ansa, la politica della regione Lombardia concorda sul non voler concedere a Inter e Milan la possibilità di costruire nuovi stadi. L’intesa tra i vari gruppi politici è arrivata dopo l’audizione dei comitati contrari a nuovi impianti che potrebbero sorgere nell’entroterra milanese, a sud della città. Il principale problema è quello legato alla viabilità e all’ambiente. Il rischio è quello di creare danni incalcolabili in aree di grande valore naturalistico.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Bestetti ha dichiarato: “I comitati contrari ai nuovi stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano hanno confermato tutte le criticità emerse dal punto di vista urbanistico, viabilistico e ambientale. L’alternativa è dunque quella di mantenere le due squadre a Milano a San Siro”. Conclude il consigliere dicendo che i club dovrebbero così abbandonare i fanta-progetti di improbabili cattedrali in mezzo ai campi.
Ciò, qualora dovesse essere confermato, provocherebbe un danno all’intero movimento calcistico italiano soprattutto in vista di Euro 2032 – quando l’Italia, insieme alla Turchia, dovrebbe ospitare il campionato continentale per le nazionali. A differenza di quanto accade nel Belpaese, le altri nazioni europee sono molto più all’avanguardia nella costruzione degli stadi. Basti pensare al nuovo Santiago Bernabeu, ma anche ai vari impianti – che l’Italia vede con il binocolo – dove sono stati disputati i match dell’europeo appena concluso.