Milan, Maldini lo ha detto davvero: la frecciata spiazza tutti

Maldini torna a parlare del Milan durante un intervento in un podcast. Tra le sue dichiarazioni c’è anche una leggera frecciata alla dirigenza rossonera.

Per il Milan è tempo di chiudere il capitolo firmato Stefano Pioli ed iniziarne un altro, con l’obiettivo di tornare a vincere e tagliare traguardi importanti. Dalla prossima stagione a guidare la squadra rossonera ci sarà Paulo Fonseca che è stato scelto proprio per riportare una certa dinamicità al gioco milanista. I rossoneri hanno chiuso la scorsa stagione al secondo posto e si sono classificati in Champions League, dopo una prima parte di campionato alquanto discutibile. Questi cambiamenti si aggiungono ad altri che sono già stati fatti in passato come per esempio il cambio della dirigenza rappresentata prima da Maldini e Massara e chiudono l’era vincente del diciannovesimo scudetto vinto nella stagione 21/22.

Proprio nei giorni scorsi L’ex direttore tecnico del Milan, nonché storica bandiera ed ex-capitano, Paolo Maldini si è concesso ad una lunga intervista rilasciata nel corso del podcast AKOS di Luca Gemignani in cui ha raccontato diversi retroscena sulla sua carriera da giocatore, ma anche da dirigente. Inoltre l’ex rossonero si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa, lanciando qualche frecciata importante che non può che essere riferita, ovviamente senza nominarla, all’attuale proprietà del club rossonero, ad oggi capitanata da Gerry Cardinale. L’addio di Maldini dalla dirigenza del Milan, ai tempi aveva sicuramente scosso gli animi di tutta la tifoseria profondamente legata a lui per ovvi motivi.

Maldini lancia una frecciata alla dirigenza rossonera

Dunque tra i temi affrontati, Maldini si è soffermato anche su quello delle proprietà straniere e non c’è stato bisogno di fare nomi per capire a chi si stesse riferendo, di seguito le sue parole:

Maldini attacca la dirigenza rossonera: le parole
Maldini, che frecciata alla dirigenza (lapresse) spaziomilan.it

“Quando ho fatto il dirigente, avendo avuto 25 anni di esperienza, ho cercato di mettere a frutto questa esperienza e cercare di supportare quelli che sono ragazzi molto giovani. Si vede sempre la cosa bella, ma non si vede il punto di vista della pressione. Secondo me c’è ancora molto da lavorare lì ed è ancora un terreno inespresso, perché le tante proprietà straniere che arrivano non conoscono bene l’argomento e non vogliono neanche affrontare quel tipo di problema perché non hanno neanche gli strumenti per poterlo affrontare” un tema che evidentemente lui stesso ha dovuto affrontare con la proprietà rossonera ai tempi.

Poi Maldini ha continuato, senza peli sulla lingua, con quella che è sembrata più velato riferimento:

“Dico sempre che sono cose non tangibili, ma che fanno le fortune dei club. E le cose non tangibili, difficilmente si possono spiegare in un foglio Excel al proprietario, sono fuori dalla portata o dalla possibilità di controllo di un proprietario. Sembra che tu abbia una formula magica, ma non lo è, è qualcosa che ti ha portato ad avere successo se lo hai avuto. Successo non vuol dire solamente vincere, vuol dire anche cercare di fare il massimo delle tue possibilità”.

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