La politica di mercato del Milan non convince l’opinionista. Il giornalista ha attaccato il club sull’operazione Zirkzee, aggiungendo un commento sul futuro di Theo.
L’istante in cui la stagione 2024/2025 ha preso il via ha coinciso con il momento in cui Zlatan Ibrahimović ha impugnato il microfono giovedì scorso, concedendosi alle domande dei giornalisti. Nel corso della conferenza stampa il partner operativo di RedBird ha svelato il nuovo tecnico assieme al motivo della scelta. Pochi riferimenti, invece, al calciomercato, che sia in entrata o in uscita.
Lo svedese ha preferito glissare la questione Zirkzee, su cui pesano le commissione richieste dall’agente Kia Joorabchian. Il giornalista di “Libero” ha espresso il suo punto di vista sull’argomento attraverso un editoriale pubblicato su Tuttomercatoweb.com:
“Che 15 milioni di commissione siano un’esagerazione è chiaro anche a un lichene, ma che la cosa fosse nota, pure. Nel momento in cui fai sapere di voler pagare la clausola da 40 cucuzze devi aver già sistemato tutto col simpaticissimo signor Kia. Ecco perché ora è importante che in qualche modo si riesca a portare a Milanello il buon Joshua, anche a costo di doversi tappare il naso. ‘Ma il mare è pieno di pesci”, direte voi. Può darsi, ma son tutti pesci parecchio cari, anche più del pesce olandese”.
Altra gatta da pelare in casa Milan è la situazione Theo Hernandez, che ha lasciato col fiato sospeso i tifosi nella conferenza stampa pre Austria-Francia. Biasin non sembra condividere quanto affermato dal terzino:
“‘Deciderò dopo l’Europeo’. Deciderò cosa? Hai un contratto! E un po’ come se un club dicesse ‘deciderò se pagarti, vediamo come giochi’. Son tutti fuori di capoccia, suvvia. E non pensate che agente e calciatore siano entità diverse, perché non è affatto così. Prendete Lautaro Martinez. Anche il suo procuratore ha provato a forzare la mano in qualche modo. Ebbene, quando il giocatore ha capito che si stava andando troppo “oltre” ha messo un freno. E ha fatto benissimo. In fondo l’aumento è arrivato e bisogna sapersi accontentare, eddai”
Il primo, vero intervento pubblico di Ibra hanno diviso l’opinione pubblica, come giusto che sia. Tra i due schieramenti Biasin si è posizionato a favore del Senior Advisor:
“Qualcuno ha detto e scritto “aria fritta”. Ma mica tanto. Anzi, il neo-dirigente si è sbottonato pure troppo. Ha detto “Abbiamo voluto Fonseca perché vogliamo fare un calcio dominante” e “Conte con tutto il rispetto non ci è mai interessato” e “Theo, Maignan e Leao non si muovono”. Tutte frasi parecchio forti, per nulla “da 0-0”, considerazioni che il tifoso è pronto eventualmente a rinfacciarti. È stato coraggioso, altroché
Morale: Ibrahimovic promosso alla prima uscita da dirigente, meno come collettivo societario per quanto riguarda Zirkzee. Rimandato a settembre, o meglio prima, Theo Hernandez.