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Pioli duro dopo il Cagliari: “Siete voi giornalisti”, poi sul rapporto con la dirigenza

Il Milan ritrova il sorriso. Manita dei rossoneri che possono respirare. Nel post partita Pioli ha tirato un sospiro di sollievo. 

Almeno per una sera, il Milan si regala un po’ di tranquillità. La banda di Pioli ritorna alla vittoria dopo sei gare in cui erano arrivati solo pareggi o sconfitte. Nel clima quasi “gelido” di “San Siro”, e non di certo per le temperature, i rossoneri strapazzano il Cagliari con un netto 5-1. Dopo un inizio a rilento, i padroni di casa si sciolgono e vanno sul velluto.

Apre il contenzioso Bennacer, al primo gol stagionale dopo un lungo digiuno. Nella seconda frazione rientrano i titolari lasciati in panchina per scelta tecnica e la musica cambia. A trovare il raddoppio è Pulisic, imbeccato da un filtrante perfetto di Rafa Leao. Poco dopo Nandez spaventa i locali, ma un gran destro da fuori di Reijnders chiude il match.

La ciliegina sulla torta la mettono il portoghese numero 10, servito da un passaggio super di Bennacer, e ancora Pulisic, al 12esimo centro in campionato. Un bel sospiro di sollievo per il Milan. Le controversie interne rimangono, ma un po’ più di tranquillità per avviarci al termine  della stagione.

Milan, sospiro di sollievo: Pioli commenta la manita

Dopo il fischio finale, si è detto soddisfatto della prestazione. Di seguito le dichiarazioni di Pioli Sky:

“Era importantissimo oggi. Non siamo stati abituati a non vincere per così tanto. Dopo l’Europa League e il derby abbiamo avuto un momento difficile, abbiamo sofferto. Riuscire a vincere oggi è stato importante. Bravi i ragazzi che non hanno fatto una partita eccezionale ma è quello che dovevamo fare oggi per uscire da questo momento.”

Pioli commenta lo sciopero della Curva (Screenshot) – spaziomilan.it

L’allenatore ha spiegato la scelta di lasciare Leao e altri senatori in panchina:

 “I giornalisti e i giocatori subiscono la scelta dell’allenatore come una penalizzazione, ma non è così. È stata un’annata negativa, qualcuno meno brillante c’è e qualcuno che ha giocato meno è più fresco anche mentalmente. Non è un’esclusione che cambia l’opinione sui ragazzi che alleno. Gli undici iniziali hanno fatto bene e sono contento.”

Nelle valutazioni della stagione rossonera pesa anche il rendimento straordinario dell’Inter, come sottolineato dal tecnico:

 “Nessuna squadra è riuscita a mantenere il livello dell’Inter. Non ci sono vecchi o nuovi nel gruppo. Non siamo riusciti ad avere continuità per stargli attaccati. La nostra è una squadra forte ma che non è riuscita a superare momenti decisivi in un certo momento, abbiamo perso certezza ma il campionato l’abbiamo fatto in tutto e per tutto. Gli altri hanno fatto un campionato a parte.”

Pioli ha chiarito quello che è il rapporto coi vertici societari:

Non mi sono sentito solo. Ho un buon rapporto con i miei dirigenti. L’ho avuto con Paolo (Maldini, ndr) con Ricky (Massara, ndr) e con Boban, ma anche con Giorgio (Furlani, ndr), Moncada e Zlatan. Siamo un grande club e ci sono grandi aspettative. Le critiche ci sono state e anche feroci. Come erano stati i complimenti quando le cose andavano bene. Fa parte del nostro lavoro, se non lo vuoi fare fai altro. Abbiamo fatto cose meno buone ma avrò fatto cose anche buone. “

Nei bilanci incide anche il percorso europeo secondo l’ex Fiorentina:

Facendo riferimento a giocatori che hanno potenziale incredibile ma sempre non ci sono riusciti, io credo che nel percorso le individualità ti aiutano a superare le difficoltà. Nelle partite con la Roma abbiamo giocato in maniera normalissima ma il livello era superiore. Non è colpa dei singoli, è stata la squadra che è arrivata bene ma non è riuscita a interpretare bene queste partite che potevano vederci giocare la qualificazione con più convinzione. È stato un passaggio importante, guardando indietro la Champions l’abbiamo buttata via noi. Per quanto riguarda l’Europa rimaniamo con poche cose in mano purtroppo.”

Al termine dell’intervista Pioli ha chiosato sul suo futuro:

A me spiace questa situazione. È una cosa di cui andavamo orgogliosi, creare la simbiosi per questo periodo e che ci ha trasmesso positività, energia e fiducia. Mi auguro che per il futuro del Milan le cose si risolvano ma andrà sicuramente così. Dite che sarà la mia ultima partita ma io ancora non ho parlato con il club. Abbiamo ancora due partite poi spero che l’ambiente Milan ritrovi quell’entusiasmo che ci ha aiutato a raggiungere traguardi importanti. Non ho ancora incontrato il club, non so se lo faremo prima della fine del campionato o dopo. Non lo so, vedremo.

Il domani si vedrà ma, qualora il finale sia quello che appare già scritto, il popolo rossonero dovrà omaggiare nella maniera in cui merita Stefano Pioli.

This post was last modified on 12 Maggio 2024 - 09:15

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Published by
Francesco Flauto